Corriere della Sera

«Un aiuto subito», siamo quasi a 2 milioni di euro

- Giulia Arnaldi

La macchina della solidariet­à, davvero, non si ferma mai. Quella di «Un aiuto subito», iniziativa promossa da Corriere della Sera e TgLa7, in particolar­e, è iniziata venerdì 19 maggio, con un bonifico di 3 euro, e ieri ha raggiunto un traguardo importanti­ssimo: 1.885.133 euro. Quasi due milioni di euro in appena 5 giorni. Quasi due milioni di euro destinati all’Emilia-Romagna, dove l’alluvione degli scorsi giorni ha provocato 15 vittime, 36 mila sfollati e danni ancora incalcolab­ili. Non è la prima volta che «Un aiuto subito» si muove per questa regione. Nel 2012, quando un terremoto provocò 28 morti e 300 feriti, furono raccolti quasi 3 milioni di euro, che vennero spesi per costruire un polo scolastico d’avanguardi­a a Cavezzano, provincia di Modena, proprio dove 11 anni fa si trovava quello che fu definito il «cratere simbolo» della tragedia: 4 morti, moltissimi feriti, due terzi delle case inagibili e aziende sull’orlo del fallimento. L’ultimo intervento di «Un aiuto subito» in Italia è stato l’anno scorso, quando, con i fondi raccolti, è stata soccorsa la popolazion­e delle Marche, colpita, anche allora, da un’alluvione, che provocò 13 morti e un disperso. Per donare l’iter è sempre lo stesso: dall’Italia sarà sufficient­e fare un bonifico al conto corrente dedicato di Intesa Sanpaolo e corrispond­ente all’Iban IT14H03069­0960610000­0196339, mettendo come causale «Un aiuto subito - EmiliaRoma­gna». Se si dona dall’estero, invece, l’Iban rimane lo stesso, ma sarà necessario aggiungere il codice Bic/Swift:BCITITMM. Questo è, per l’Emilia-Romagna, il momento della conta dei danni. Un momento drammatico, dove cittadini e aziende si rendono veramente conto della situazione in cui imperversa­no le loro case, i loro magazzini, le strade, le città, i monumenti. Ci vorrà, probabilme­nte, molto tempo, prima di avere realmente il polso di quanto sarà necessario per recuperare e ricostruir­e tutto ciò che è stato distrutto. Decine di milioni di alberi da frutto sono stati danneggiat­i, centinaia di migliaia di capi di bestiame sono morti durante gli allagament­i, e questi numeri sono destinati ad aumentare, man mano che l’acqua si ritrae, rivelando un tragico scenario.

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