Chiocci al Tg1 e Volpi a Rai Sport Viale Mazzini, il pareggio FdI-Lega
Domani il cda, il M5S ottiene la direzione Cinema. Il caso dell’astensione della presidente Soldi
Gian Marco Chiocci al Tg1, Iacopo Volpi a Rai Sport, una zampata finale del M5S e un sostanziale pareggio tra FdI e Lega. Sarebbero queste le ultime decisioni assunte ieri, a tarda sera, sulle nuove direzioni di genere e di testata dell’emittente pubblica. Stamattina verranno depositati i relativi curricula che saranno esaminati nel consiglio di amministrazione che si riunirà domani alle 9.
Quanto alle direzioni di genere, a Fratelli d’Italia ne vanno due (Angelo Mellone al DayTime e Paolo Corsini agli Approfondimenti), due alla Lega (Marcello Ciannamea al Prime Time, che scambia il posto con Stefano Coletta, che quindi passa alla Distribuzione,
e Fabrizio Zappi ai Documentari), una a Forza Italia (Iacopo Volpi allo Sport). Il M5S alla fine avrebbe spuntato la direzione Cinema e serie Tv per Adriano De Maio. Al Pd restano Cultura (Silvia Calandrelli), Kids (Luca Milano) Contenuti digitali (Elena Capparelli) e Fiction (Maria Pia Ammirati).
Chiusa anche la trattativa più lunga, quella sulle testate: Chiocci arriva al Tg1 (FdI) con un contratto di un anno, per circoscrivere il problema che si tratta di un esterno. Per la stessa ragione domani la presidente Marinella Soldi potrebbe astenersi: il suo ruolo di ago della bilancia del cda sarebbe finito nel mirino della Lega. Al partito di Meloni resta RaiNews24 con Paolo Petrecca. Così come la Lega mantiene Alessandro Casarin alla Tgr e conquista i Giornali Radio, dove se la giocano Francesco Pionati e Angela Mariella (chi «perde» prende Isoradio). A Forza Italia va il Tg2 con Antonio Preziosi. Il M5S non va oltre Rai Parlamento per Giuseppe Carboni e il Pd tiene Mario Orfeo al Tg3. Nicola Rao (FdI) passa dal Tg2 alla direzione Comunicazione. Simona Sala (M5S) andrebbe a Radio2. Per il Pd, Andrea Montanari è confermato
I Giornali radio
A FdI RaiNews24 con Petrecca, alla Lega i Giornali Radio, a FI va il TgDue con Preziosi
L’asse sul San Carlo La strana alleanza tra De Luca e Sangiuliano contro Lissner al San Carlo
a Radio3, mentre Andrea Vianello va alla Tv di San Marino. Alla direzione Radiofonia, che era del nuovo ad Roberto Sergio, passerebbe il vice Flavio Mucciante.
Sergio ha deciso di nominare domani anche l’ad di Rai Cinema, confermando Paolo Del Brocco, in questo ruolo dal 2010. E scegliendo per Rai Com Sergio Santo (FI) come ad e Claudia Mazzola (M5S) come presidente, il cui posto all’Ufficio Studi andrebbe a Francesco Giorgino (Lega). Se tutto domani filerà liscio, il prossimo passo saranno i palinsesti autunnali la cui presentazione avverrà il 7 luglio. Al posto di Fabio Fazio tiene l’ipotesi di spostare Report dal lunedì. In alternativa si ipotizza un programma divulgativo. Smentisce di ambire al posto di Che tempo che fa, Enrico Ruggeri: «Non sono stato contattato — dice —. Ci andrei se avessi quella macchina da guerra di Fazio che consente di avere quegli ospiti». A Discovery dovrebbe approdare invece, sulla scia di Fazio, il virologo Roberto Burioni. Marco Damilano verrebbe confermato. Tra le new entry, ieri sono circolati i nomi di Rossella Brescia per il pomeriggio di RaiUno, al posto di Serena Bortone, con Roberta Capua e Tiberio Timperi.
Intanto si riapre il capitolo della direzione del San Carlo di Napoli. Per il Servizio studi della Camera è incostituzionale la norma che mette il tetto dei 70 anni ai sovrintendenti, facendo fuori quello di Napoli, Stéphane Lissner. Intanto il ministero della Cultura avrebbe avviato un’inchiesta per verificare se Lissner ha aggirato il tetto massimo dello stipendio per i pubblici dipendenti. Un addebito che è stato sollevato dalla Regione Campania nel consiglio di Indirizzo del teatro. L’ex ad Rai, Carlo Fuortes, ribadisce che per lui «non ci sono le condizioni per andare al San Carlo». Ma se le condizioni cambiassero? I voti in consiglio d’Indirizzo li ha tutti.