L’Ocse: crescita italiana allo 0,5%, più della media G7
I dati del primo trimestre 2023. Reddito di cittadinanza: al minimo da ottobre 2020
Il Prodotto interno lordo dell’area Ocse è cresciuto dello 0,4% nel primo trimestre 2023, in lieve aumento rispetto allo 0,2% registrato nel trimestre precedente: è quanto emerge dalle stime provvisorie dell’Ocse. Tra i Paesi del G7, la crescita è rimasta stabile, allo 0,3%, nel primo trimestre 2023. L’attività è cresciuta in Canada (+0,6%) e in Italia (+0,5%), i due Paesi che hanno fatto meglio. Pil in aumento anche in Giappone e Francia (rispettivamente 0,4 % e 0,2 %). Al contrario, la crescita del Pil è rallentata negli Stati Uniti (0,3 % contro lo 0,6 %) e risulta invariata nel Regno Unito (0,1%).
In Giappone, la crescita nel primo trimestre 2023 è stata sostenuta da un aumento dello 0,7% della domanda interna totale (che include gli investimenti nelle scorte), ma un ulteriore calo delle esportazioni nette (esportazioni meno importazioni) ha pesato sulla crescita. Per contro, in Francia le esportazioni nette sono state il principale motore della crescita, riflettendo un aumento dell’1,1% delle esportazioni e un calo dello 0,6% delle importazioni. Negli Usa, il rallentamento della crescita del Pil riflette la diminuzione degli investimenti in scorte (destocking), nonostante un’accelerazione della crescita dei consumi privati.
In Italia la crescita del Pil è stata sostenuta dai contributi della domanda interna totale e delle esportazioni nette, mentre in Germania gli investimenti e le esportazioni sono aumentati, anche se i consumi privati e la spesa pubblica sono diminuiti.
Intanto secondo l’Osservatorio Inps sulla misura di contrasto alla povertà ad aprile 2023 le famiglie che hanno percepito il reddito o la pensione di cittadinanza sono state 956.817 (pari a 2.004.164 persone), il dato più basso dopo l’ottobre 2020, mese nel quale scadevano i 18 mesi del sussidio per i primi nuclei che l’avevano ottenuto. L’importo medio per nucleo, sempre il mese passato, è stato pari a 571,11 euro mentre la spesa complessiva è stata di 546,44 milioni, in calo rispetto ai 596,05 milioni di marzo.
Il 46,65% delle famiglie che ha ricevuto ad aprile il reddito o la pensione di cittadinanza ha un solo componente. Dalle tabelle dell’Osservatorio Inps emerge anche che sono 446.372 i nuclei composti da una sola persona che percepiscono l’assegno. Per i componenti tra i 18 e i 59 anni non disabili dal primo settembre 2023 non sarà più possibile percepire il sussidio ma si attiverà la misura chiamata «Supporto per la formazione e il lavoro» con un assegno che sarà legato a iniziative formative o partecipazione a progetti utili per la collettività.