Corriere della Sera

Alice Sebold: «Ho perso la fede nel linguaggio»

-

Due tragedie legate in modo inestricab­ile. La scrittrice Alice Sebold ha affermato di non leggere né scrivere più, per «aver perso la fede nel linguaggio», dopo che ha saputo che in carcere, per lo stupro di cui è stata vittima, è finita la persona sbagliata: lo scrive il «New Yorker», che ha narrato in parallelo la vicenda della scrittrice e quella dell’afroameric­ano Anthony Broadwater, riconosciu­to innocente dopo 16 anni di carcere. Il retroscena: Sebold, autrice da milioni di copie per il romanzo Amabili resti ei racconti Lucky e Quasi luna, nei testi si ispirò allo stupro di cui era stata vittima a 18 anni, nel 1981, quando era studentess­a alla Syracuse University. Lucky, cioè «fortunata», era quel che le aveva detto il poliziotto cui aveva denunciato lo stupro: poco tempo prima un’altra ragazza era stata uccisa nello stesso luogo. Mesi dopo, Sebold vide Broadwater e credette di riconoscer­lo come lo stupratore: l’uomo fu condannato, uscì dal carcere nel 1998 e solo nel 2021 fu scagionato. A febbraio, lo Stato di New York ha accettato di pagargli 5,5 milioni di dollari, per l’errore giudiziari­o. «Sono deluso che non si sia messa in contatto», ha detto Broadwater alla stampa. Sebold ha affermato che si sta preparando a scrivergli («Sono forte abbastanza da sapere che è stata colpa del tribunale, non della vittima», ha replicato lui) ma spiega che perfino scrivere una email «significa adottare un senso di autorità che non possiedo. Non so ancora bene in quale direzione muovermi su questo, se non soffrire, tacere e vergognarm­i». E conclude: «Nel 1982 il mio obiettivo era la giustizia. Non di alterare per sempre e irreparabi­lmente la vita di un giovane a causa dello stesso crimine che ha alterato la mia».

 ?? ?? Bestseller
Alice Sebold (Madison, Stati Uniti, 1963; foto David Shankbone)
Bestseller Alice Sebold (Madison, Stati Uniti, 1963; foto David Shankbone)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy