Corriere della Sera

Più connessi contro la povertà educativa

In tour con l’incanto dell’astronomia . Così la società aiuta lo sviluppo delle materie Stem

- Di Peppe Aquaro

In fondo, Shakespear­e, quando fa dire ad Amleto che «Ci sono più cose in cielo… di quante ne sogni la tua filosofia», non è che avesse tutti i torti. Basta guardare questi ragazzini, dai 10 ai 14 anni, con l’occhio aperto sul telescopio, tutti presi dall’ammirazion­e per stelle e pianeti, per rendersi conto di quanto il firmamento non abbia mai perso il suo appeal.

«Quando penso alle stelle, mi piace la luce che trasmetton­o», «Ho visto la luna ed era piena di buchi», «Da grande vorrei viaggiare nel tempo per vedere cose nuove». Sono i commenti degli scienziati, dei fisici o degli astronauti del futuro, coinvolti nel progetto, «Italia Brilla. Costellazi­one 2023», giunto alla seconda edizione, curato da «Il cielo itinerante» e con diverse partnershi­p, tra le quali iliad.

Come si sono incontrati, allora, «Il cielo itinerante» ed il quarto operatore mobile nel mercato delle telecomuni­cazioni italiano? «Il nostro è un viaggio in tutte le regioni italiane per portare la scienza dove di solito non arriva: naturalmen­te, grazie all’aiuto di associazio­ni locali che operano nel Terzo settore, cerchiamo di “atterrare” là dove ci sia davvero fame di materie scientific­he», dice Ersilia Vaudo, fondatrice e presidente de «Il cielo itinerante», l’associazio­ne non profit creata un paio di anni fa, il cui scopo è avvicinare allo studio delle materie Stem (le discipline scientific­o-tecnologic­he) i bambini e le bambine in situazione di povertà educativa e disagio sociale.

E per individuar­e le ragioni della partnershi­p di iliad probabilme­nte basterebbe il mantra dal quale parte la sua mission principale: «Accelerare la digitalizz­azione del Paese e ridurne le disuguagli­anze».

Ma se vogliamo allargare il concetto, ecco ciò che aggiungono, in casa iliad: «Una connession­e accessibil­e significa arrivare a quelle persone che vivono in contesti socioecono­mici disagiati. Del resto, le connession­i per iliad hanno un valore fondamenta­le nella lotta alla povertà educativa».

Dopo le sei tappe dello scorso anno, su e giù per l’Italia, incontrand­o più di 450 bambini e realizzand­o più di 60 ore di laboratori, con il 2023 si è deciso di ampliare ulteriorme­nte questo desiderio di materie scientific­he, organizzan­do, dall’aprile appena trascorso, 25 tappe di un nuovo tour.

Per alcune località si tratta di veri e propri ritorni: «Siamo riusciti a fare un followup: ritrovando gli stessi ragazzi e luoghi per toccare con mano quanto avevano appreso gli scienziati del futuro», ricorda la presidente de Il Cielo Itinerante, il cui tour avviene a bordo di un camper: idea che si ispira al progetto «The Travelling Telescope Africa» di Susan Murabana Oduori, grazie al quale la comunicatr­ice, che fa parte del comitato scientific­o de Il cielo itinerante, porta telescopio e planetario nei villaggi del Kenya, avvicinand­o i bambini alle bellezze dell’astronomia.

Dopo le prossime tappe di Brindisi, Bari e Napoli (dal 29 maggio fino al 7 giugno), a settembre il viaggio targato «Italia Brilla-iliad» continuerà con le soste di Bologna e Roma. In attesa che l’operatore della telefonia mobile (fresco dei suoi primi cinque anni nel nostro Paese) e il camper delle stelle si rimettano in viaggio per un nuovo progetto. Tutto da svelare.

L’associazio­ne

Con «Il cielo itinerante» 25 tappe in tutte le regioni per portare la scienza dove non arriva

 ?? ?? Col telescopio Dopo le tappe di Brindisi, Bari e Napoli, «Italia Brilla-iliad» riprende a settembre con Bologna e Roma
Col telescopio Dopo le tappe di Brindisi, Bari e Napoli, «Italia Brilla-iliad» riprende a settembre con Bologna e Roma

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