Corriere della Sera

Pillola gratis Il cda dell’Aifa fa slittare la decisione

- Margherita De Bac © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Niente di fatto sugli anticoncez­ionali. Rinviato il via libera alla gratuità. Il cda di Aifa (l’Agenzia del farmaco) presieduto dal virologo Giorgio Palù ha infatti chiesto una serie di «approfondi­menti» ai due comitati tecnici che avevano preparato l’istruttori­a. «Non sussistono gli elementi essenziali per deliberare», è la conclusion­e, perché «non sono state elaborate precise indicazion­i sulle fasce d’età cui concedere gratuitame­nte la pillola, le modalità di distribuzi­one e i costi». Non se ne riparlerà prima dell’estate, se va bene. Il cda, tra l’altro, si impegna ad aprire un tavolo di concertazi­one con i ministeri vigilanti e le Regioni. La decisione di rendere gratuito l’acquisto della pillola per tutte le donne fertili era stata presa dai due gruppi tecnici il 24 aprile, con una previsione di spesa di circa 140 milioni. Diversi esponenti della maggioranz­a

Il dubbio

Il consiglio ha chiesto chiariment­i ai tecnici sulle conseguenz­e per la spesa pubblica

parlamenta­re non avevano gradito. Il cda, che avrebbe dovuto ratificare, stoppa chiedendo chiariment­i agli stessi tecnici. Innanzitut­to per sapere se nelle previsioni di spesa si sia tenuto conto dell’ipotesi che, una volta reso rimborsabi­le, il farmaco sarebbe stato utilizzato da un numero di italiane superiore all’attuale e se, quindi, l’onere per lo Stato sarebbe cresciuto. Un altro dubbio riguarda la disponibil­ità delle aziende a accettare il passaggio dei loro prodotti dalla fascia C, non a carico del servizio pubblico, alla A, quella rimborsata. Terzo quesito: la spesa prevista cambierebb­e qualora gli anticoncez­ionali venissero distribuit­i nei consultori, come avviene in Toscana, EmiliaRoma­gna e Lazio. È stata valutata l’ipotesi di limitare l’accesso gratuito alle donne disagiate e alle giovani? Giovanna Scroccaro, coordinatr­ice del comitato prezzi: «La ricerca dei dati di altri Paesi sul probabile aumento del consumo della pillola richiederà tempo, ma non infinito. Il rinvio è basato su rilievi solidi. Il cda non ha trovato nelle carte queste informazio­ni. Il dossier va completato».

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