«Il Trofeo senza fine ha girato l’Italia in carrozza E che successo portare le biciclette a bordo»
Corradi, ad Trenitalia: «Riprovate il regionale»
Èuna «bellissima iniziativa che facciamo ormai da qualche anno», commenta Luigi Corradi, genovese, tre figlie, ingegnere meccanico, dal 2020 amministratore delegato di Trenitalia, che al Giro-E partecipa con un team ed è sponsor della Maglia VerdeRide Green.
«Il Giro tocca tutta l’Italia, dalla grande città al paesino, dalla montagna al mare — dice il manager al Corriere — . A noi piace dire che è come i nostri treni, perché tra le Frecce, gli Intercity e i Regionali, raggiungiamo tutta l’Italia, ancora di più oggi, con la creazione del Polo Passeggeri: con gli autobus possiamo portare le persone perfino dove non c’è una stazione ferroviaria. Il Giro tocca i territori e anche le persone: appassiona tutti gli italiani e anche in questo è simile ai nostri treni, che con i loro diversi servizi servono tutti gli italiani. Quest’anno, inoltre, su Frecciarossa, Intercity e Regionale abbiamo trasportato il Trofeo senza fine sul treno, portandolo da nord a sud d’Italia».
Quante persone viaggiano in treno in Italia in un anno?
«Circa 600 milioni di passeggeri».
È stato appena confermato nel ruolo di amministratore delegato per il triennio 2023-25. Come mai un ingegnere ai vertici di Trenitalia?
«Sono entrato in azienda nel 2020 con un’esperienza di oltre vent’anni nel settore della progettazione e della costruzione dei treni. È stata fatta la scelta di inserire all’interno di Trenitalia qualcuno del settore che conoscesse bene la parte tecnica, ed è stata riconfermata questa scelta, legata anche alla mia esperienza manageriale».
L’alta velocità è il biglietto da visita di Trenitalia, ma la quotidianità è fatta di treni regionali...
«Frecciarossa è l’eccellenza del made in Italy ed effettivamente, quando qualcuno parla di Trenitalia, si confonde con il marchio Frecciarossa. La verità è che la stragrande maggioranza delle persone viaggia sui treni regionali. Trenitalia è prima di tutto trasporto regionale e la strategia e gli investimenti degli ultimi tre anni hanno puntato considerevolmente al miglioramento di questo servizio. È stata rafforzata l’organizzazione e aumentata l’attenzione al cliente, che è stato messo al centro di tutte le nostre decisioni. Abbiamo investito molto in nuovi treni e continueremo a farlo: un miliardo di euro l’anno negli ultimi tre anni, e proseguiremo così almeno nei prossimi due anni. In questo periodo abbiamo inserito in circolazione 300 treni nuovi, tra Rock e Pop, doppio e singolo piano, e i Blues, i primi treni con un’alimentazione ibrida su tre livelli: elettrica, a batteria e diesel di ultima generazione. Stiamo aumentando anche la frequenza dei treni nel weekend e da questo punto di vista c’è stata un’ottima risposta da parte della clientela che si sposta anche per piacere o per svago.
Cosa può dirci dell’intermodalità?
«È un aspetto a cui teniamo molto. È importante pensare al viaggio da casa a destinazione, non solo da stazione a stazione. Da quando abbiamo offerto la possibilità di portare sul treno la bicicletta, è stato un successo strepitoso. Oggi forniamo ogni giorno circa 26 mila posti bici, ma bisogna dire che la richiesta è in continuo aumento. E a chi non prende il regionale da molti anni, mi sento di dire di riprovarlo».