Corriere della Sera

Invito a Palazzo: in Scozia nella dimora di Re Carlo

- di Enrica Roddolo

Scozia, terra amata da Elisabetta II come oggi da Carlo III, incoronato a Westminste­r Abbey. Cento Capi di Stato e sovrani arrivati a Londra il 6 maggio per l’appuntamen­to con la Storia che, inviata a seguire l’incoronazi­one, ho raccontato sul Corriere e CorriereTv.

E per il nuovo Re, la Scozia ha un nome scritto nel cuore: Dumfries House, antica dimora voluta dal quinto conte di Dumfries e progettata da Robert e John Adam, circondata dallo splendore di duemila acri vicino a Cumnock, Ayrshire. Nel 2007 Dumfries rischiava d’essere svenduta col suo prezioso tesoro di mobili Chippendal­e. Carlo scese allora in campo, deciso a salvarla, dando vita al Great Steward of Scotland’s Dumfries House Trust, poi trasformat­o nel 2018 nella Prince’s Foundation del Re che a Dumfries ha deciso di fare casa e quartier generale dei suoi progetti di sostenibil­ità.

È qui che bisogna andare per capire la nuova Età Carolingia.

E qui entreremo col nostro primo Viaggio del Corriere della Sera nella Scozia Royal (dal 26 settembre all’1 ottobre). Dopo il successo dei due viaggi nella Londra Royal. Di più, pranzeremo nella residenza dove Carlo ha chiamato i Ceo globali a firmare le Dumfries House declaratio­ns per una moda più sostenibil­e. E dove torna appena può, invitando amici e personalit­à. E anche a noi saranno servite le specialità di Dumfries.Solo una delle tappe del viaggio che partirà dal Royal Mile di Edimburgo dove il mondo diede il primo addio a Elisabetta nel 2022, e dove si staglia il maniero dalla storia millenaria intrecciat­a con quella della corona di Scozia e poi del Regno Unito.

Entreremo nel palazzo reale di Holyroodho­use, residenza ufficiale in Scozia del Re, dove i Windsor accolgono gli invitati dell’atteso Royal Garden Party di fine estate.

E ancora, saliremo sul Royal Yacht Britannia, varato nel cantiere John Brown & Company di Clydebank nel 1953, per una vita buen retiro sull’acqua dei Windsor. Il Royal Yacht ha servito la famiglia reale percorrend­o più di un milione di miglia nautiche di viaggi ufficiali, ma Elisabetta amava trascorrer­e qui anche i rari giorni di intimità in famiglia. Cullata dalle onde, lontana dai problemi del regno. Per Londra il Britannia è un maestoso simbolo e ambasciato­re commercial­e, e come la regina, Carlo l’ha sempre amato. Sul Britannia salpò l’1 luglio 1997 per l’«handover», il passaggio di Hong Kong alla Cina, ultimo viaggio dello yacht reale.

Poi al Castello di Glamis, dove la Regina Madre, Elizabeth Bowes-Lyon (mamma di Elisabetta), trascorse l’infanzia. Figlia dei Conti di Strathmore e Kinghorne, nel maniero che s’erge nel cuore di Angus, fonte d’ispirazion­e anche per il Macbeth di Shakespear­e, la Regina Madre tornava sempre con le piccole Lilibet e Margaret che nacque proprio qui.

E proprio qui pranzeremo sotto le volte antiche del castello, per arrivare infine a St Andrews, dove sui banchi si conobbero William e Kate, nuovi principi di Galles.

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Storia Costruita nel 1754 e oggi cuore di The Prince’s Foundation, Dumfries House fu «salvata» da Carlo nel 2007
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