Corriere della Sera

La Fabi: mutui, i tassi variabili sono aumentati fino al 70%

- Di Emily Capozucca

Il rialzo dei tassi di interesse annunciato giovedì scorso dalla Bce ( l’ottavo in meno di un anno) si ripercuote inevitabil­mente anche sui mutui per l’acquisto di una casa.

Secondo i calcoli della Fabi, l’organizzaz­ione sindacale dei bancari italiani, le rate dei nuovi mutui a tasso fisso sono destinate a raddoppiar­e nel corso del 2023, mentre quelle dei mutui a tasso variabile dovrebbero salire del 55 - 65%. I nuovi mutui a tasso fisso, infatti, sono passati da un interesse medio di circa 1,8%, a superare anche il 5%. Tende invece verso 6% il balzo dei nuovi mutui a tasso variabile, dallo 0,6% di fine 2021. La Fabi ipotizza che per un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni, la rata mensile sarà di 1.090 euro, ben 325 euro in più (+ 63,9%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta un anno fa ovvero 665 euro. Discorso diverso va fatto sui vecchi mutui, ovvero quelli erogati fino alla fine del 2021 e inizio 2022. Nessuna variazione sulle rate del mutuo a tasso fisso, mentre sono cresciute in media del 7075% quelle del variabile, facendo balzare un’ipotetica mensilità da 500 euro a 875 euro.

In un dossier dedicato ai rialzi, la federazion­e autonoma, ha sottolinea­to che sul totale di 25,7 milioni di famiglie italiane, quelle che hanno un mutuo sono circa 3,5 milioni, su un totale di 6,8 milioni di cittadini indebitati anche con altre forme di finanziame­nto, come il credito al consumo e i prestiti personali, per le quali le banche hanno erogato 251,2 miliardi.

La Fabi ha ricordato, inoltre, che il valore complessiv­o dei mutui per l’acquisto di abitazioni a fine marzo 2023, ammontava a 425,5 miliardi di euro, in crescita di circa 50 miliardi rispetto a fine 2017 (+ 13,4%).

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