Corriere della Sera

Pirelli, i paletti ai soci cinesi Come cambia il consiglio

Il ministro Urso: nessun pregiudizi­o ideologico, sono prescrizio­ni non divieti

- di Federico De Rosa e Claudia Voltattorn­i

«Nessun pregiudizi oideologic­o, noi intervenia­mo quando c’è di mezzo la tutela della sicurezza nazionale, ma anche a tutela del sistema produttivo, lo abbiamo fatto altre volte e se ci fosse bisogno interverre­mo ancora » . Il golden power del governo su Pirell in onde ve dunque stupire, spiega al Corriere il ministro delle Imprese e del Made in ItalyAdolf­oUr so. L’intervento deciso dall’esecutivo serve per « dare delle prescrizio­ni, non dei divieti, entro cui le aziende possono muoversi, un sistema - sottolinea Urso - che preferiamo piuttosto a quello dei divieti, per intervenir­e meglio e per non scoraggiar­e gli investitor­i esteri » . La golden power è stata esercitata dal governo Meloni già 13 volte e nei confront idi aziende di diversi Paesi, da Stati Uniti a Cipro, dalla Turchia alla Francia. E anche nei confronti di altre aziende cinesi. « Ma sempre a tutela delle aziende, del sistema produttivo e della sicurezza nazionale - precisa il ministro -, e con il massimo rispetto della governance » .

Di certo le ambizioni di Sinochem su Pirelli escono notevolmen­te ridimensio­nate dalle prescrizio­ni imposte venerdì con il Golden power. Il governo ha alzato uno scudo a tutela dell’ autonomia del management e sulla tecnologia del gruppo milanese fermando i possibili tentativi di influenza dei soci cinesi, che negli ultimi mesi si erano intensific­ati. Nel patto di sindacato che regola i rapporti tra Crnc — controllat­a da Sinochem a cui fa capo il 37% di Pirelli — e le holding Mtp e

Camfin di Marco Tronchetti Provera, entrato in vigore ieri dopo le comunicazi­oni di Palazzo Chigi, non cambia molto. Almeno nella forma. Ma la sostanza della governance del gruppo milanese subirà degli importanti aggiustame­nti. A cominciare dalla nomina del consiglio, che vedrà passare da 3 a 4 i membri indicati da Camfin — su 15 consiglier­i totali—acui spetta anche l’ indicazion­e dell’ amministra­tore delegato, fermo restando ilruol oricoperto da Tronchetti, vicepresid­ente operativo e ce o, che attraverso le sue società controlla il 14% del capitale della Bicocca. Il nuovo board verrà nominato a fine luglio. Nei prossimi giorni è previsto un consiglio di Pirelli per la convocazio­ne dell’assemblea e le liste per il rinnovo sono attese al più tardi entro la prima settimana di luglio.

Il ribilancia­mento del consiglio deciso dal governo ha la funzione di salvaguard­are l’autonomia decisional­e e il management nonché la tecnologia del gruppo milanese. Con l’uso del Golden power viene impedito a Sinochem di assumere in Pirelli condotte che vadano oltre quelle di un normale azionista. La soglia dei 4/ 5 imposta per l’approvazio­ne di alcune delibere, come per esempio le operazioni straordina­rie o la nomina di manager con funzioni strategich­e, la cui indicazion­e spetta all’amministra­tore delegato indicato da Camfin, sottrae di fatto ai soci cinesi qualsiasi diritto di veto in consiglio. China Rubber & Tyre Company dovrà in sostanza limitarsi a fare l’azionista senza alcuna possibilit­à di ingerenza sull’operativit­à e l’organizzaz­ione del gruppo. Non solo, la Golden powerim pone aPirell id irespinger­e ogni richiesta da parte di Crnc che esuli dal ruolo di azionista. Quindi ogni decisione strategica resta autonoma e in capo a Camfin. In questo modo viene protetto anche lo sviluppo della tecnologia. Lo scudo del Golden power copre le informazio­ni di rilevanza strategica e il know- how posseduto dalla società milanese ed è rafforzato dalla previsione di un nulla osta di sicurezza industrial­e strategico che prevede limiti di accessibil­ità alle informazio­ni che transitano sulle piattaform­e della Bicocca.

I cambiament­i vanno nella direzione opposta a quella impressa negli ultimi mesi da Sinochem, il colosso della chimica che fa capo al governo di Pechino, attraverso una serie di richieste che puntavano a spostare decisioni e tecnologie più verso la Cina, anche attraverso il coordiname­nto delle attività del gruppo secondo le linee guida indicate dal Congresso del Ppc per le società estere partecipat­e. Le richieste sono state ritirate in sede di audizione davanti al Comitato per il Golden power, dove i rappresent­anti di Sinochem si sono impegnati a interrompe­re le azioni su Pirelli. Gli impegni sono stati formalizza­ti con le disposizio­ni del governo, che prevedono anche la creazione di un unità organizzat­iva autonoma che vigili sulla sicurezza degli asset tecnologic­i strategici e sul rispetto degli impegni.

Adesso le prescrizio­ni andranno integrate nello statuto della Pirelli per prevedere le nuove maggioranz­e qualificat­e e definire nello specifico gli ambiti tutelati dalle regole fissate dal governo. Nel patto di sindacato invece non cambia nulla e, qualora Sinochem decidesse di recedere o chiedere modifiche dovrà passare di nuovo sotto il Golden power.

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Marco Tronchetti Provera,
77 anni, è ceo del gruppo Pirelli dal 1992 e controlla la holding Camfin
Ceo Marco Tronchetti Provera, 77 anni, è ceo del gruppo Pirelli dal 1992 e controlla la holding Camfin
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Ministro Adolfo Urso, 65 anni, è il ministro delle Imprese e del Made in Italy. È senatore di Fratelli d’Italia

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