Corriere della Sera

La partita doppia di Retegui

Consolazio­ne Contro l’Olanda per il terzo posto della Nations, il destino dell’oriundo fa discutere Si gioca una maglia da titolare in Nazionale ma è anche al centro del mercato Il bomber corteggiat­o da Inter e Fiorentina

- dal nostro inviato Paolo Tomaselli

Don Mateo non ci sta a fare la comparsa e nemmeno a interpreta­re il ruolo del buono a tutti i costi. Tre mesi fa Retegui è sbarcato sul pianeta I t ali a direttamen­te dal Tigre di Buenos Aires, con cui l’anno scorso ha segnato 19 gol ( 10 finora quest’anno): il cinquantes­imo oriundo della storia azzurra è andato a segno subito contro l’Inghilterr­a nello stadio di Maradona, ripetendos­i anche con Malta. Più che il salvatore della patria, sembrava il centravant­i che mancava, non solo in quel momento.

E le voci di mercato che lo riguardava­no, non erano solo chiacchier­e orchestrat­e dallo scaltro papà Carlos, tanto che l’Inter ha mandato a Malta per visionarlo Baccin, braccio destro del ds Ausilio e sembrava davvero interessat­a a questo 24enne un po’ grezzo, ma lottatore, potente e dal tiro in porta facile, secco e spesso efficace. Anche se marzo sembra già lontano, Retegui doveva essere l’arma in più per la finale di Nations, che però è sfumata con la sconfitta contro la Spagna giovedì. E l’interesse di un mercato da Champions ( pure Lazio e Milan erano state accostate a lui) ora sembra più nebuloso. Almeno in Italia, dove in prima fila c’è la Fiorentina, nella quale Mateo sarebbe titolare indiscusso. In Germania è ancora in corsa il Lipsia, che la Champions invece la giocherà.

A Coverciano, « Rete » si è sempre alternato con Immobile nelle prove del c. t. Mancini e non ha preso per nulla bene l’esclusione con la Spagna. Al punto che il padre, fine conoscitor­e dello sport e delle sue dinamiche ( considerat­o che ha vinto tre medaglie olimpiche comec.t.dell’ hockey su prato argentino ), ha rispolvera­tola saggezza immortale dell’imperatore filosofo Marco Aurelio :« Se sei afflitto da une vento esterno, non è l’evento che ti danneggia, ma il tuo giudizio su di esso. Hai il potere per cambiare il tuo giudizio » .

All’afflitto Mateo, sempre con il suo inseparabi­le thermos di mate, non serve solo la potenza in campo, rafforzata proprio dalla formazione atlet i ca nell’ hockey, ma anche quella i nteriore. I mmobile, che tornava in azzurro dopo la notte horror con la Macedonia, si è sbloccato dopo due anni, su rigore. Retegui, che

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