Non ingrassare in menopausa si può
È del tutto fisiologico acquistare qualche chilo in questa fase della vita Ma ci sono strategie che consentono di ridurre (o evitare) il fenomeno
Non è solo questione di estrogeni, ma anche di grasso nei punti giusti. Durante l’età fertile le donne sono più protette da infarti e ictus anche grazie a un minor grado di infiammazione a livello del sistema nervoso centrale e a lungo si è pensato che ciò fosse in gran parte merito degli ormoni femminili, ma questi sono solo una parte della storia. Il merito va pure al grasso sottocutaneo, che le donne tendono ad accumulare su fianchi e cosce: nonostante sia odiato da chi lotta contro una o più taglie di troppo, ha un effetto protettivo e antinfiamma torio a livello cerebrale, come ha dimostrato un’ approfondita indagine pubblicata su
Diabetes. I ricercatori, studiando topolini tenuti a dieta ipercalorica, che quindi accumulavano grasso in eccesso, hanno osservato che la diversa localizzazione dell’adipe nei maschi e nelle femmine è direttamente correlata al grado di infiammazione nel cervello: se per esempio le femmine venivano sottoposte a una sorta di liposuzione per eliminare il grasso sottocutaneo, senza che quindi vi fosse una modifica nel livello di estrogeni, i marcatori infiammatori nel sistema nervoso centrale si impennavano diventando simili a quelli tipici del maschio in sovrappeso, che tende sempre ad accumulare grasso attorno alla pancia. Con la menopausa c’è tuttavia un giro di boa: il calo degli estrogeni cambia il modo in cui si distribuisce il grasso e quello sottocutaneo, che fa da riserva energetica in caso di gravidanza e protegge il cervello, tende a diminuire mentre cresce il girovita. L’odiata pancetta con cui molte cinquantenni fanno i conti insomma fa male ( non poco) alla salute; ma ingrassare in menopausa è davvero un destino ineluttabile?