In Campania la piattaforma web collega le strutture
In Campania nell’ambito della Rete oncologica regionale è stata creata una piattaforma web che include tutte le strutture sul territorio competenti per prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione del cancro e che permette di condividere tutto il percorso clinico-assistenziale del paziente ( esami fatti, terapia, ricoveri, interventi chirurgici, assistenza territoriale) dal Gom ( il Gruppo oncologico multidisciplinare, che attiva anche l’assistenza a domicilio), l’Asl e il medico di medicina generale.
« Finora 650 medici di base su 4 mila hanno richiesto le credenziali per accedere alla piattaforma. Arrivano una trentina di richieste al mese. L’auspicio è che aderiscano tutti » riferisce Sandro Pignata, coordinatore scientifico della Rete oncologica campana. La piattaforma consente al medico di base, in caso di sospetto di tumore, il rapido invio del suo assistito al Gom per un approfondimento e l’avvio della presa in carico in 7 giorni. « Per adesso solo 2 pazienti al giorno sono inviati dal loro medico » osserva Pignata. Lo studio « Valperoc » effettuato nel 2022 dall’Istituto Pascale di Napoli e dall’università Parthenope su 453 pazienti e 7 strutture ospedaliere per 5 percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, relativi ai tumori di colon, ovaio, polmone, prostata e vescica, ha calcolato che dalla comparsa dei sintomi alla prima riunione del Gom in media passano quasi 3 mesi. Mentre dalla prima riunione del team alla terapia passano mediamente 28 giorni. « Il ritardo accumulato prima della presa in carico da parte del Gom è la principale fonte di costi a carico del sistema sanitario regionale e da un punto di vista clinico è la criticità maggiore da superare per aumentare le probabilità di sopravvivenza » avverte Francesco Schiavone, professore di Economia e gestione delle imprese all’Università Parthenope e responsabile scientifico dello studio. Il ruolo del medico di medicina generale è pertanto cruciale. « Un loro maggiore coinvolgimento all’interno del sistema potrebbe abbattere i tempi per l’accesso del paziente all’assistenza, incidendo sul tasso di mortalità dei pazienti oncologici » puntualizza Schiavone.
Il « Gom » permette di condividere tutto il percorso clinico e assistenziale del paziente