Reddito di cittadinanza sospeso per 169 mila famiglie Proteste a Napoli dopo l’sms
Messaggio ai nuclei senza disabili, minori o anziani. Cgil: rischio bomba sociale
«Domanda di reddito di cittadinanza sospesa come previsto dall’articolo 48 del decreto legge 20/23 in attesa eventuale presa in carico dei Servizi sociali»: 169.000 famiglie italiane hanno ricevuto ieri questo sms. Per loro, dopo l’ultima rata del 27 luglio, niente più sussidio. Ricevono ancora il reddito di cittadinanza fino a dicembre le persone che hanno a carico dei minori, che sono ultrasessantenni e che hanno nel nucleo familiare delle persone disabili. Particolarmente colpita dai tagli è la Campania, dove sono quasi 37.000 le famiglie che perdono il reddito; 21.500 vivono in provincia di Napoli, che è quella con il maggior numero di sospensioni.
Già ieri ci sono state proteste e momenti di tensione; il timore è che la situazione possa peggiorare. Centinaia di persone dopo aver ricevuto l’sms hanno protestato e chiamato l’Inps per avere chiarimenti in merito ai nuovi requisiti. Nella mattinata, nella sede Inps di via De Gasperi, a Napoli, due persone hanno avuto un alterco con i vigilantes all’ingresso: sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia.
Secondo la Cgil, in provincia diversi dipendenti Inps sono stati aggrediti. Il segretario regionale di Napoli e Campania, Nicola Ricci, teme «una bomba sociale». Il sindacato chiede una proroga: «È necessario prorogare il termine di 7 mesi per la sospensione» e «dare modo alla popolazione in condizione di bisogno di essere presa in carico dai servizi comunali».
Molte le richieste di informazioni arrivate alle sedi Inps della Campania: la legge prevede infatti che i nuclei al quale viene sospeso il reddito dovranno essere presi in carico dai servizi sociali del Comune. A Napoli sono state moltissime le persone che si sono presentate in Comune o nelle Municipalità, tanto che l’assessore al Welfare, Luca Trapanese, ha lanciato un appello: «In queste ore negli uffici dei nostri Servizi sociali in tutte le Municipalità centinaia di persone stanno chiedendo di essere prese in carico. Purtroppo però è inutile. Chi ha perso il reddito di cittadinanza ed è ritenuto occupabile, cioè ha tra i 18 e i 59 anni di età, non ha persone disabili a carico e non ha minori a carico, potrà ricevere 350 euro al mese come supporto alla formazione al lavoro attraverso gli sportelli dei Centri per l’Impiego e l’Inps».
L’invio degli sms ha suscitato forti polemiche ed è stato criticato in particolare dal leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte («Meloni non ci mette la faccia») e dal segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni («Mancanza di rispetto per le persone in difficoltà»). Per la sospensione del reddito di cittadinanza protestano anche molti sindaci, che si avvalevano della collaborazione dei percettori per progetti di pubblica utilità. Tra loro c’è Giacomo Pirozzi, primo cittadino di Calvizzano, un piccolo centro dell’hinterland: «Con lo stop al sussidio si fermano anche i progetti ai quali 102 percettori stavano collaborando. Queste persone hanno lavorato molto bene e di sicuro sentiremo la loro mancanza. Io, come altri sindaci, non ho idea di quante persone potrò utilizzare in futuro».
La contestazione Secondo il sindacato, dipendenti dell’Inps sono stati aggrediti a Napoli e provincia