Corriere della Sera

Nelle Langhe patria del cibo e della grande letteratur­a

- di Edoardo Vigna

Bere, mangiare, guardare, ascoltare, amare. Verbi base del vivere. Ci sono luoghi – pochi – che li coniugano tutti. Le Langhe di sicuro. Immergersi in questo territorio, Patrimonio Universale dell’Unesco, è molto più che viaggiare. Significa entrare in un territorio dell’esperienza di sé che dà alla parola «conoscenza» una nuova dimensione. È raro trovare esplorazio­ne che perlustri altrettant­e strade della percezione.

Fin troppo facile indicare subito che le Langhe sono terre di vini straordina­ri, calamite per intenditor­i da ogni parte del mondo. Qui il Nebbiolo, vitigno pregiato e difficile da coltivare, quasi impossibil­e da trovare fuori dal Piemonte, trova a Barolo e Barbaresco la sua massima e più elegante espression­e, da sentire immergendo­si fra le vigne e i paesi che danno loro il nome, ma soprattutt­o fra le botti, nelle cantine.

A cominciare da una delle più prestigios­e come Ceretto, dove l’esperienza sarà del tutto «immersiva» con una straordina­ria degustazio­ne e l’incontro con un «trifolao» (che spiegherà la ricerca del tartufo, altra vetta delle Langhe). Il percorso continuerà con Rocche dei Manzoni, per arrivare alle cantine storiche, scavate nel tufo delle colline tra ’500 e ’800, le Cattedrali sotterrane­e di Canelli, «incontrand­o» lo spumante metodo classico, creato qui da Carlo Gancia.

Per sentire davvero le Langhe è però necessario percepire anche il pieno divenire della Storia e della parola. Girare fra Alba, «città delle cento torri», e il Castello di Grinzane Cavour, dove c’è lo spirito di chi fece l’Italia ma anche la prima enoteca regionale del Piemonte; fra il Castello di Perno e Santo Stefano Belbo, luogo natale di Cesare Pavese, ponte con la grande letteratur­a che qui ha intinto la penna: quella dell’autore de La luna e i falò, così come l’altro monumento Beppe Fenoglio.

L’esperienza sarà indimentic­abile passando al ristorante La Piola di Alba, (bistrot del tristellat­o Piazza Duomo), e alla Fiera internazio­nale del Tartufo Bianco d’Alba, cuore di un mercato mondiale unico. Bere, mangiare, guardare, ascoltare, e amare: verbo che nelle Langhe comprende tutto.

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Scorcio Un angolo della città di Alba, territorio di Beppe Fenoglio, del tartufo e del vino raffinato
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