Il Libano cosmopolita Tra monasteri e città assolate
Fino alla dissoluzione dei «mandati» francese e britannico (al termine della Seconda Guerra Mondiale) in Medio Oriente non esistevano i confini di oggi. Era tutto ex impero Ottomano dove genti di religioni diverse commerciavano e viaggiavano liberamente. I Paesi nati con la decolonizzazione sul modello centralista europeo sono deboli, instabili, dilaniati da minoranze etniche o religiose. Il Libano, ad esempio: cosa sarebbe oggi se Parigi avesse disegnato uno Stato ad indiscutibile maggioranza cristiana? Se invece del sud sciita avesse aggregato a Beirut la «Valle dei cristiani» (oggi Homs) che invece ha regalato (indebolendola) alla Siria? Oggi non ci sarebbero conflitti interni?
Forse. Oppure il Libano sarebbe diventato agli occhi dei vicini arabi l’erede dei regni crociati cristiani, una spina per il Medio Oriente com’è Israele? Cristiani, sciiti, sunniti e drusi compongono un intreccio di culture che ha fatto di Beirut per decenni la Parigi del Medio Oriente e del Libano la Svizzera col mare. Il Paese dell’area dove la cucina è più raffinata, i commercianti più cosmopoliti, la finanza più audace. Per una parentesi felice di tempo (1950-1975) le figlie laureate alla Sorbona sposavano imprenditori con uffici da Teheran a Marrakesh. Da quasi 50 anni però è diventato più facile incontrare miliziani e combattenti che manager.
Di tutto questo e molto altro si parlerà durante il viaggio in Libano che il Corriere sta organizzando dal 13 al 17 novembre. Una scappata dai primi freddi italiani nel momento migliore per visitare Beirut, i monasteri cristiani della Valle Sacra di Qadisha e gli scavi archeologici della valle della Bekaa, tra i più affascinanti dell’intero impero romano, perché i templi voluti dai Cesari si sovrappongono a quelli fenici e agli stupefacenti megaliti. Per incontrare i lettori del Corriere arriverà da Damasco Padre Lufti, guardiano dei francescani, per anni residente a Beirut.
La contaminazione culturale è la specialità del Libano, più di hummus e meze: quando riesce, produce risultati meravigliosi che è un piacere conoscere.