Corriere della Sera

Lavoro e vita: duplice romanzo su «la Lettura»

- (r. c.)

Il lavoro da una parte, la vita (nel senso di biografia) dall’altra. In mezzo, il romanzo. Il nuovo numero de «la Lettura» #609 (nella foto la copertina realizzata da Beeple), oggi in anteprima nell’App e domani in edicola, si apre con quattro pagine suddivise fra Angelo Ferracuti — che si occupa dei biografi della working class, di autori come Alberto Prunetti e Stefano Valenti, che si rifanno al nostro «poeta operaio» Luigi Di Ruscio — e Alessandro Piperno, che si sofferma invece sulla figura dello scrittore e critico letterario irlandese Colm Tóibín, il biografo dei narratori, capace di raccontare Henry James e Thomas Mann scrivendo pagine in cui non c’è una sola invenzione non plausibile.

Altre quattro pagine sono dedicate (in chiusura del nuovo numero) alla figura di padre Paolo Dall’Oglio (Roma, 1954), gesuita, «innamorato dell’Islam», fondatore di una comunità aperta al dialogo tra le fedi, rapito il 29 luglio 2013 a Raqqa, in quella Siria da dove era stato espulso l’anno prima per le sue posizioni sulle primavere arabe e la democrazia — e del quale non si è saputo più nulla. Nel decennale del rapimento, Marco Ventura ha intervista­to due sorelle e un fratello di Dall’Oglio, oltre a Jacques Mourad, vescovo di Homs, tra i maggiori testimoni del cristianes­imo mediorient­ale contempora­neo e di questa vicenda. «È l’ingiustizi­a del nostro tempo», dice. «Riusciamo ad arrivare sulla Luna, fino a Nettuno, al Sole, a costruire un’altra terra, ma non riusciamo a trovare una notizia su padre Paolo, come anche su tanti scomparsi».

Inoltre su «la Lettura» Marco Balzano dialoga con Andrea Moro, tra i più autorevoli linguisti al mondo, teorico della sintassi delle lingue umane e del rapporto tra linguaggio e cervello. Che mette in guardia contro le pretese di superiorit­à di una lingua rispetto ad un’altra, perché «non esistono idiomi migliori».

La visualizza­zione di questa settimana, realizzata da Giulia De Amicis e commentata da un testo di Telmo Pievani, è di grande attualità, perché mostra i dati dei fenomeni climatici estremi che hanno interessat­o il territorio italiano nell’ultimo decennio. Siccità e alluvioni saranno sempre più frequenti, perciò è necessario limitare i danni, spiega Pievani. Il fisico Carlo Rovelli prende spunto dall’uscita di un libro (Penguin) dello storico Peter Heather e dell’economista John Rapley, per mettere in guardia: facciamo attenzione a non commettere gli stessi errori dell’antica Roma. L’impero dei Cesari secondo i due studiosi, non cadde infatti per una crisi economica, ma per la crescita delle periferie dovuta alla sua influenza. Oggi l’Occidente si trova in una situazione simile, a causa dello sviluppo della Cina e di altre potenze. Per non imboccare la via suicida del confronto militare, serve optare per la cooperazio­ne tra i diversi Stati.

L’uscita del primo volume (Mimesis) di una trilogia di Roberto Taddeo sulla storia del mostro di Firenze, ha offerto l’occasione per la costruzion­e di due pagine legate a omicidi, femminicid­i in particolar­e, con altri libri a tema, un podcast e una docuserie, con gli articoli, fra gli altri, di Dario Fiorentino e Laura Zangarini. Stefano Bucci si occupa del cofanetto City Guide di Louis Vuitton: otto artisti emergenti ritraggono otto località del Mediterran­eo, da Capri a Mykonos. Infine, quattro compositri­ci dialogano con Helmut Failoni sui temi di attualità da riversare nelle loro partiture.

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