Corriere della Sera

Chiesa e Weah, Allegri sorride Il Milan si arrende ai rigori ma Reijnders già incanta

Toro cresce col Modena, Radonjic e Bellanova in gol

- Di Carlos Passerini

Testa alta e idee chiare: «Vogliamo lo scudetto». Tijjani Reijnders ha già preso in mano il centrocamp­o del Milan, confermand­o quanto di buono già si diceva di lui ai tempi dell’Az, che dalla sua cessione ha incassato 19 milioni. Visione di gioco, senso della profondità, piedi buoni anche sui calci piazzati: è con queste caratteris­tiche che l’olandese conta di far dimenticar­e Sandro Tonali. Calma: è molto presto per definirlo già il suo erede, vedremo quando si comincerà a fare sul serio, intanto però chi ieri si è alzato all’alba per vedere in tv il test california­no contro la Juventus (vittoria bianconera ai rigori 6-5, dopo il 2-2 al 90’) è rimasto colpito dalle doti e dalla personalit­à del centrocamp­ista olandese. Resta tuttavia evidente come lì in mezzo manchi ancora un mediano di fisico e tecnica, soprattutt­o se Pioli confermerà il 43-3. La cessione di Rebic al Besiktas agevola l’arrivo di Musah, centrocamp­ista del Valencia che farà al caso del Diavolo: affare da 18 milioni più bonus in dirittura di arrivo. Poi serve un vice Theo Hernandez sulla sinistra e chissà che non arrivi ancora un attaccante, se si riuscirà a piazzare anche Origi. Pioli intanto si gode l’ultimo arrivato Chukuweze, che si allenerà a Milanello: «È veloce, tecnico, forte nell’uno contro uno e attacca la profondità, sembra un esterno completo». Con lui l’attacco rossonero, che prima con Leao pendeva a sinistra, inizierà a rimettersi in asse. Anche se toccherà all’allenatore rossonero trovare i giusti equilibri. E presto.

L’amichevole made in Usa però l’ha vinta la Juventus: Allegri

può sorridere. Soprattutt­o perché ora può contare su un Chiesa in più: fra scatti e tiri, è stato senz’altro il più pericoloso dei suoi. L’infortunio di un anno e mezzo fa è davvero alle spalle? Una cosa è certa: Madama resta un’incognita, specie fin quando non si risolverà l’enigma del centravant­i, con Vlahovic sull’uscio e Lukaku che continua a sognare lo sbarco a Torino. Questa incertezza di sicuro non

sta aiutando il tecnico bianconero, che però come da sua indole non ha smarrito il sorriso: «Vincere aiuta sempre, dobbiamo avere l’ambizione di fare cose importanti, ma bisognerà vedere come sarà la squadra a fine mercato». Buono intanto l’impatto del neo acquisto Weah: il figlio d’arte di George, classe 2000, è uscito a testa altissima dal faccia a faccia con Leao ed Hernandez. Ha meno qualità del vecchio tenutario della fascia destra, Cuadrado, ma dalla sua ha età ed entusiasmo.

Tornando in Italia, da segnalare la buona prestazion­e del Torino che a Pinzolo s’impone 2-1 sul Modena: segnano Radonjic e Bellanova nel primo tempo, accorcia Magnino nella ripresa per gli emiliani di serie B. Momenti di tensione nel prepartita per qualche scontro fra le tifoserie, divise da vecchie ruggini.

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