Corriere della Sera

Addio ai vecchi leader, nasce l’era di Spalletti

Il nuovo c.t. in vista di Macedonia del Nord e Ucraina punta però sull’usato sicuro

- Di Alessandro Bocci

La prima Italia di Luciano Spalletti è senza sorprese e anche senza giovani rampanti: ci sarà tempo per vedere all’opera Udogie, Ricci e Baldanzi su cui l’allenatore scudettato ha messi gli occhi. La nuova Nazionale non è troppo diversa da quella vecchia di Mancini ed è la logica conseguenz­a del momento, infido e cruciale. Oggi alle 11 a Coverciano, durante la presentazi­one, Spalletti chiarirà le sue idee, racconterà le emozioni di indossare la divisa azzurra e anche perché ha deciso di puntare sull’usato sicuro. Ma non è una sorpresa. Le prime due partite sono decisive sulla strada verso Euro 2024, l’Europeo da difendere in Germania la prossima estate. Ma prima di difenderlo, bisogna conquistar­lo. La Macedonia ci ha sbattuto fuori dal Mondiale in Qatar ed è qualcosa più di un ricordo inquietant­e, l’Ucraina è la nostra vera rivale del girone consideran­do che l’Inghilterr­a, avendo vinto a Napoli lo scorso marzo, è già volata via.

Spalletti comincia in salita. Il suo contratto, in essere da ieri, sarà lungo quasi tre anni, sino al Mondiale negli Stati Uniti, Canada e Messico nel 2026. Lucianone ha ragionato sulle prime scelte, che sono arrivate all’ora di cena, ma ha deciso di non azzardare: fuori Jorginho, panchinaro nell’Arsenal e Verratti, ai margini del Psg in attesa dell’Arabia, che erano centrali con Mancini e fuori anche il capitano Bonucci e l’infortunat­o Acerbi, ancora a zero minuti. Stessa sorte per Berardi, rientrato (con 2 gol) ieri con il Sassuolo. Ventinove i convocati: la novità è il difensore Nicolò Casale della Lazio che nel 2022 era stato chiamato per due stage. Tornano a vestirsi d’azzurro Locatelli, Biraghi, Zaccagni e Gianluca Mancini, preferito a Buongiorno del Torino che aveva bene impression­ato in Nations League.

Spalletti deve subito calarsi nella nuova realtà. Coverciano diventerà il centro del suo mondo: dalla presentazi­one, all’abbraccio domani sera con gli azzurri. Da lunedì comincerà l’addestrame­nto sul campo. Sabato l’esordio a Skopje. Da capire chi sarà il play, ruolo fondamenta­le nelle dinamiche spallettia­ne, tra Locatelli e Cristante. Più difficile l’adattament­o di Tonali. Il centravant­i era il grande cruccio del Mancio. Spalletti riparte da Retegui, l’intuizione del suo predecesso­re, che si giocherà il posto con Immobile. Fuori dalla lista, ma non dai progetti, Scamacca. Da capire come l’allenatore intende utilizzare Raspadori, uno dei quattro suoi ex allievi napoletani insieme a Di Lorenzo, Meret e Politano.

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