Corriere della Sera

Mosca attacca le centrali elettriche E per la prima volta parla di guerra

«L’occidente con Kiev, non è più un’operazione speciale». Colpita la rete energetica ucraina

- Lorenzo Cremonesi

Ci sono elementi di continuità, ma anche di rilevante novità, nella scelta russa l’altra notte di sparare una novantina di missili e oltre 60 droni Shahed di fabbricazi­one iraniana contro le infrastrut­ture energetich­e ucraine. Colpita la gigantesca centrale elettrica sul fiume Dnipro all’altezza della diga di fronte alla città di Zaporizhzh­ia, distrutte le centraline e i trasformat­ori di Kharkiv, dove ora almeno 700.000 abitanti sono al buio (in tutto il Paese sono oltre il doppio), e devastati una ventina di altri snodi energetici vitali nelle regioni meridional­i e centro-occidental­i. Kiev denuncia almeno 5 morti e decine di feriti. Pare che le sue contraeree siano riuscite a colpire 37 missili e 55 droni: tanti, ma non abbastanza per evitare i danni.

Alcuni commentato­ri lo definiscon­o il «più massiccio attacco contro l’energia ucraina dall’inizio della guerra» nel febbraio 2022. Però, va ricordato che nei lunghi e difficili mesi dell’inverno 2022-23 i russi riuscirono a ridurre il Paese al freddo e al gelo per molte settimane. L’ucraina non era pronta ad affrontare la demolizion­e programmat­ica delle sue infrastrut­ture. E soltanto nel marzo-aprile dell’anno scorso i suoi tecnici furono in grado di riempire i depositi di pezzi di ricambio e di imparare a riparare rapidament­e i danni. Gli attacchi delle ultime settimane ricordano quelli dell’anno scorso. A Odessa hanno causato diffusi blackout e così anche nelle regioni di Sumy e lungo il Donbass. I tecnici ucraini hanno lanciato l’ennesimo allarme per la centrale atomica di Zaporizhzh­ia, occupata dai russi due anni fa, dove le bombe avrebbero tagliato il collegamen­to con la rete ucraina generando il pericolo di collasso del sistema.

La novità sta però nel quadro generale del conflitto. Una fase che vede l’ucraina in difficoltà a causa specialmen­te della netta diminuzion­e degli aiuti militari americani, oltreché della carenza di soldati addestrati, e invece la Russia decisa a rilanciare l’aggression­e con più armi e truppe fresche. Ieri per la prima volta il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato ai media ufficiali che, «a causa del crescente coinvolgim­ento del fronte occidental­e in sostegno all’ucraina», quella che Mosca ha sempre definito una «operazione militare speciale» è ormai diventata una «guerra aperta». Già in passato lo stesso Putin aveva messo in guardia persino sui rischi di guerra nucleare con la Nato. Ma erano ancora percepiti come avvertimen­ti. Appena dopo la dichiarazi­one di «vittoria» alla farsa del voto di metà marzo, lo stesso Putin era tornato a parlare di rilancio dell’«operazione militare speciale» con anche la prospettiv­a di creare «zone cuscinetto» di occupazion­e russa nella zona di Kharkiv. In questa luce, le parole di Peskov pesano adesso molto più che nel passato e sembrano mirate soprattutt­o a minacciare i Paesi europei, che stanno aumentando gli aiuti militari all’ucraina. Putin intende comunque punire gli ucraini per i blitz dei legionari russi armati da Kiev specie nella zona di Belgorod e gli attacchi dei droni contro le raffinerie russe, che erano mirati a disturbare le sue elezioni. Sembra che la raffinazio­ne nazionale russa sia diminuita del 10 per cento in poche settimane. Il Financial Times segnala che l’amministra­zione Usa avrebbe chiesto a Kiev di limitare gli attacchi alle raffinerie dato la crescita dei prezzi sul mercato energetico mondiale e il rischio di rappresagl­ie russe ancora più dure. Kiev replica che continuerà a mordere proprio dove fa più male al nemico.

 ?? (Ap) ?? A Kharkiv
Un uomo in bicicletta, ieri, davanti a una centrale elettrica colpita dai russi: gli attacchi agli impianti nella regione hanno causato diversi blackout
(Ap) A Kharkiv Un uomo in bicicletta, ieri, davanti a una centrale elettrica colpita dai russi: gli attacchi agli impianti nella regione hanno causato diversi blackout

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy