Bari, nominata la commissione La manifestazione per Decaro
L’antimafia chiede le carte dell’indagine (archiviata) sul presunto incontro con Parisi
BARI Mentre a Roma la commissione parlamentare Antimafia chiede le carte dell’indagine, archiviata, sul presunto incontro tra Antonio Decaro e Massimo Parisi, fratello del boss «Savinuccio», Bari si mobilita per mostrare solidarietà al suo sindaco. «Giù le mani da Bari» è il nome dell’evento che inizierà oggi, alle 10.30, in piazza Ferrarese. Ma le polemiche politiche non si placano, e ieri nel capoluogo pugliese è andato in scena un reciproco scambio di accuse tra il sindaco Decaro e il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri. Il tutto mentre la Prefettura ha nominato i tre componenti della commissione che dovrà verificare l’esistenza di eventuali infiltrazioni mafiose nel consiglio comunale barese.
Con ordine. Tra le migliaia di pagine dell’inchiesta «Codice interno», che lo scorso 26 febbraio portò a 130 arresti, tra cui quelli dell’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri (in carcere) e della moglie ed ex consigliera comunale Maria Carmen Lorusso (ai domiciliari), è emersa anche la grave infiltrazione nell’amtab, la municipalizzata del trasporto pubblico, da parte del clan Parisi. Ad aiutare in questo senso gli inquirenti è stato anche un collaboratore di giustizia, Nicola De Santis, che nel 2019 raccontò di aver partecipato, «tra il 2008 e il 2010», a un incontro tra Decaro, all’epoca assessore alla Mobilità e ai Trasporti della giunta Emiliano, e Massimo Parisi. Parisi avrebbe offerto appoggio elettorale a Decaro in cambio di un posto nell’amtab, poi ottenuto nel 2011.
La Procura, che ha giudicato De Santis attendibile sotto certi aspetti, non ha però trovato riscontri su questo fantomatico incontro, tanto da chiedere l’archiviazione dell’indagine partita nei confronti del sindaco, poi disposta dal gip. Le frasi di De Santis hanno però attirato l’attenzione della commissione parlamentare Antimafia, che ha chiesto alla Procura di Bari di trasmettere gli atti d’indagine a Roma.
Bari, intanto, è pronta a stringersi attorno al suo sindaco. Alla manifestazione, nata dal basso ma con il supporto organizzativo di Pd e Cgil, è prevista la partecipazione del governatore pugliese Michele Emiliano, del suo predecessore Nichi Vendola, dei parlamentari dem Francesco Boccia e Roberto Speranza, dei sindaci di vari Comuni, di esponenti dei Cinque stelle e delle organizzazioni sindacali. Non ci sarà invece la segretaria del Pd Elly Schlein, già al fianco del presidente Anci nella marcia romana di «Libera» di giovedì.
La manifestazione di oggi è stata preceduta, ieri, da un botta e risposta tra Gasparri (era a Bari) e Decaro sulla vicenda della nomina della commissione d’accesso: «Le polemiche di Decaro, esagerate, hanno assunto tratti da commedia all’italiana. In passato altri Comuni sono stati sciolti per vicende che riguardavano le aziende. Ci sono leggi e norme che vanno applicate, andremo avanti», ha detto Gasparri. Prima, il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto aveva detto che i parlamentari del centrodestra non hanno mai chiesto a Piantedosi lo scioglimento del Comune. In serata la risposta del sindaco: «Chiedano scusa alla città per questo disastro, scelgano il loro candidato (a giugno si vota anche a Bari, ndr) e si mettano a fare campagna elettorale secondo le regole democratiche, se le conoscono. Noi, nel frattempo, spalancheremo le porte alla commissione. Non abbiamo nulla da nascondere».
La commissione sarà composta dal prefetto in quiescenza Claudio Sammartino, dal viceprefetto Antonio Giannelli e dal maggiore dello Scico della Guardia di finanza Pio Giuseppe Stola.