Corriere della Sera

La rissa tra ragazzine con 9 coltellate Intorno i coetanei incitano e filmano

Brescia, hanno 14 e 15 anni. La ferita in ospedale. Il video: «Voleva ucciderla». E c’è chi ride

- Mara Rodella

ROÈ VOLCIANO (BRESCIA) Due minuti e cinquantas­ette secondi in tutto. Quasi due, eterni, prima che qualcuno intervenga e divida due ragazzine che si picchiano selvaggiam­ente. Ma solo dopo che è spuntato un coltello. C’è un video choc, uno dei tanti rimbalzato nelle chat di decine di adolescent­i, che immortala in maniera crudissima la rissa violenta tra due giovanissi­me mentre attorno a loro una trentina di coetanei le incita a continuare, grida e salta. Fischia. Si esalta. E le filma con lo smartphone.

L’angolo di verde vicino alla fermata degli autobus di Roè Volciano, paese della Valle Sabbia in provincia di Brescia, giovedì pomeriggio si trasforma in un’arena da combattime­nto a cielo aperto. A fronteggia­rsi sono due ragazzine di 14 e 15 anni (la prima frequenta l’itis, la seconda il Cfp), entrambe nate in Italia da famiglie ben integrate di lavoratori di origini marocchine: si insultano, si spintonano, si buttano reciprocam­ente a terra. Si prendono per i capelli con ferocia, si fissano negli occhi pieni di livore per dimostrare che nessuna cederà per prima. Non è escluso si siano date appuntamen­to: al centro del contendere, pare, un ragazzino e qualche attenzione di troppo non gradita.

È la più piccola, fisicament­e più forte, pare, a iniziare. Tutti urlano. Anche gli epiteti che escono dalla bocca delle due «rivali», molti a sfondo sessuale, sono pressoché irripetibi­li. Qualcuno prova a farle desistere, le due si allontanan­o. Ma vincono i tanti, maschi, che si esaltano e incitano a «un secondo round» rispetto ai pochi «stop, dai, stop» subito smorzati dai più. Ed ecco che il secondo round arriva. La quattordic­enne invia all’indirizzo della rivale l’ennesimo insulto. Il tifo esplode nel delirio dei ragazzini che non aspettano altro: hanno tutti, ancora, i telefonini in mano. La più grande torna decisa verso l’altra ragazzina dopo aver preso qualcosa da uno zainetto: è un coltello a scatto. Le immagini restituisc­ono il tentativo di sferrare nove fendenti (un paio anche tra collo e testa), quattro vanno a segno: alla gamba, a un braccio e al fianco.

La vittima quasi non se ne accorge, tanta adrenalina le scorre in corpo, e sferra un altro pugno a colei che l’ha appena ferita. «C... ma è un coltello», si sente una voce maschile, «voleva fare un omicidio». E ridono. E imprecano. Dopo due minuti circa l’unica a intervenir­e per dividerle è un’altra ragazzina: disarma la quindicenn­e e la trattiene a terra. Ma «spostati bro che non vedo, ho ripreso tutto...» dice uno dei ragazzi ancora con il cellulare tra le mani, in modalità rec. In tanti gridano, indugiano, fanno capolino, perché «guarda, le sanguina la coscia» e «andiamo che magari arrivano gli sbirri».

La vittima è stata dimessa dall’ospedale. La quindicenn­e, invece, denunciata per lesioni aggravate, così come per favoreggia­mento un’amica alla quale ha affidato il coltello insanguina­to: l’hanno trovato i carabinier­i a casa sua.

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Due frame del video che mostra la violenta rissa tra due ragazzine, una delle quali a un certo punto ha aggredito l’altra con un coltello. Come si vede dal frame a destra, mentre la ragazza sfodera il coltello, tutti attorno stanno a guardare riprendend­o la scena con i telefonini, immobili, come spettatori divertiti
I frame Due frame del video che mostra la violenta rissa tra due ragazzine, una delle quali a un certo punto ha aggredito l’altra con un coltello. Come si vede dal frame a destra, mentre la ragazza sfodera il coltello, tutti attorno stanno a guardare riprendend­o la scena con i telefonini, immobili, come spettatori divertiti

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