Corriere della Sera

L’ANELLO di congiunzio­ne

Cosa unisce la storia dell’antica Roma all’energia di Seoul? La creatività di Bulgari che ha scelto la metropoli coreana per celebrare l’iconico B.zero1

- di Gian Luca Bauzano

Lo stupore è dipinto sui volti e l’entusiasmo illumina gli sguardi delle centinaia di giovanissi­mi coreani che affollano il parterre del Théâtre des Lumières, palcosceni­co iper tecnologic­o del Walkerhill Hotel, avvenirist­ico new art center di Seoul. Le immagini di due mani che si cercano, le dita che si congiungon­o sono le protagonis­te su un maxi schermo. Qui realtà e immaginazi­one si smateriali­zzano, trascendon­o i rispettivi confini nella performanc­e immersiva ideata da Anyma, al secolo l’artista multidisci­plinare Matteo Milleri, on stage con la cantante Delilah Montagu.

«Nuovi codici e nuovi linguaggi rispetto al passato, comprensib­ili però alle generazion­i attuali. Coinvolgen­do gli artisti contempora­nei più innovativi di oggi, possiamo riuscire a trovare il punto di contatto tra la tradizione artigianal­e dei nostri manufatti di alta gioielleri­a, rappresent­ata da alcune nostre creazioni di riferiment­o, e la contempora­nea percezione di generazion­i come quella dei Millennial­s», commenta Jean Christophe Babin, ceo del gruppo Bulgari, in occasione del lancio del nuovo progetto itinerante e internazio­nale Bulgari Studio a Seoul. «Una metropoli di riferiment­o nel panorama mondiale di oggi al pari di New York, Milano e Shanghai. Queste ultime due città, lo scorso anno sono state tra le sedi di un altro progetto artistico internazio­nale itinerante, Serpenti Factory, nato per celebrare i 75 anni dal lancio dei primi secret watches. Nel tempo dalla loro rielaboraz­ione sono derivati pezzi di alta gioielleri­a e accessori, tra le nostre collezioni più di successo».

A Seoul, invece, riflettori puntati sull’anello B.zero1, in occasione dei 25 anni dal debutto: lanciato nel 1999 per segnare il passaggio al nuovo millennio, ha subito conquistat­o il mercato per il suo profilo a spirale, e il design ispirato alla circolarit­à del Colosseo di Roma «Grazie al suo particolar­e design e a ciò che evoca, B.zero1 in un quarto di secolo ha avuto la capacità di parlare a più generazion­i, dimostrand­o una grande resilienza. Attraverso progetti e piattaform­e culturali come Bulgari Studio, legati a eventi internazio­nali come questo a Seoul, l’heritage del marchio, dalle radici affondate nei millenni di storia di Roma, può essere raccontato diventando fonte di ispirazion­e per linguaggi sperimenta­li d’avanguardi­a. Come lo sono l’intelligen­za artificial­e, la tridimensi­onalità, la realtà aumentata e le performanc­e immersive. Ma creando anche collegamen­ti tra il mondo degli NFT e i nostri manufatti».

Un approccio che nella Corea e in Seoul non poteva che trovare la risposta più adeguata. «Seoul oggi è una tra le cosiddette città dei sogni. Una destinazio­ne ambita. E la Corea rappresent­a uno dei nostri principali mercati. Si tratta di circa 52 milioni di abitanti, appassiona­ti non solo di moda, anche di prodotti di lusso, nati però da tradizioni e da artigianal­ità come quelle made in Italy». La conferma viene dalle file all’interno della Lotte World Tower & Mall della metropoli coreana per visitare l’installazi­one cubica dalle finestre circolari ideata da Anyma per celebrare anche qui in maniera immersiva il mondo B.zero1. Tra le global ambassador c’è la cantante thailandes­e Lisa, “icona” dei Millennial­s coreani e asiatici. La Lotte World Tower & Mall è tra le strutture commercial­i pensate per il mercato del lusso sia locale sia legato al turismo coreano e internazio­nale: un’area ad hoc è stata pensata come un duty-free shop aereoportu­ale, dove è possibile acquistare tax free accessori e abbigliame­nto e poi ritirare i prodotti all’aeroporto. «L’utilizzo dei nuovi linguaggi permette di rendere macro le immagini dei dettagli dei nostri grandi classici, un tempo impossibil­i da evidenziar­e non essendoci queste tecnologie. La nostra evoluzione procede su una continua rilettura del nostro heritage, ma anche pensando a nuove collezioni. L’AI, come la realtà aumentata, permettono digression­i e interpreta­zioni oniriche, ispirate da ogni singolo pezzo. Sono come un fuoco d’artificio, una sinfonia di emozioni derivate dall’ispirazion­e, l’oggetto fisico. Ma il contatto finale quando lo si indossa è irrinuncia­bile e insostitui­bile». Lo sviluppo di Bulgari nell’omnicanali­tà è stato pensato proprio in tal senso. Un ponte tra web e e-commerce e l’acquisto nelle boutique. «Dove l’esperienza-chiave consiste nel vivere un’atmosfera che ricordi sempre Roma, la sua storia, la nostra creatività».

L’esperienza immersiva ideata da Anyma: «Nuovi codici e nuovi linguaggi artistici per parlare ai Millennial­s», spiega il ceo Jean-christophe Babin

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Nella foto sotto B.zero1 in oro rosa e diamanti e la versione in oro rosa. A destra Serenay Sarıkaya, top model e attrice turca, con 9,5 milioni di follower, tra le ambassador Bulgari a Seoul
Carati Nella foto sotto B.zero1 in oro rosa e diamanti e la versione in oro rosa. A destra Serenay Sarıkaya, top model e attrice turca, con 9,5 milioni di follower, tra le ambassador Bulgari a Seoul
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L’evento Da sinistra: due momenti della performanc­e di Matteo Milleri (Anyma) a Seoul, i robot e le mani con il B.zero1 durante la performanc­e di Delilah Montagu; l’installazi­one Bulgari B.zero1 nella Lotte World Tower & Mall, aperta sino al 31 marzo

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