Gli occhiali stile cashmere «Il bello del vero»
L’imprenditore lancia con una sfilata a Roma la prima collezione di eyewear che sigla l’accordo di licenza (decennale) con Essilorluxottica
Imodelli arrivano calmi dal labirinto verde del giardino di Villa Aurelia, con il tramonto che si staglia tra gli alberi. Indossano tutti gli occhiali che completano i look fatti di gonne di seta, maglie preziose e completi gentili. Brunello Cucinelli ha scelto Roma per il lancio dei nuovi occhiali frutto dell’accordo di licenza decennale siglato con Essilorluxottica nel 2022 e che era stato preceduto dalla capsule realizzata con Oliver People.
«Una collaborazione nata da un rapporto di stima e amicizia con il grande Leonardo del Vecchio, uniti dal senso di azienda e famiglia, che oggi continua con Francesco Milleri», spiega l’imprenditore. Il presidente e amministratore delegato del gruppo italofrancese leader dell’occhialeria indossa un completo di morbido velluto grigio perla del brand di Solomeo. È notoriamente riservato, ma si fa coinvolgere dal mattatore. Portano entrambi occhiali della linea Mr. Brunello. «Me li hanno dedicati», racconta Cucinelli.
«Lui da sole perché ci vede meglio di me, io da vista — sorride il ceo — Sapete che siamo entrambi umbri? Io di Città di Castello». «E io perugino», interviene Cucinelli. «Io un po’ chiuso, lui è più aperto di me», sottolinea Milleri. Condividono i valori dell’umbria. È Milleri a spiegarsi: «Credo che si tratti del senso di misticismo: ci lega a un po’ a questo Medioevo spirituale». «Ma hanno importanza anche la natura e semplicità — aggiunge Brunello —. Il nostro è un popolo fiero e a volte un po’ testardo, di estrazione contadina, entrambi veniamo da lì, dove San Benedetto e San Francesco hanno lasciato un grande segno». «Forse c’entra anche la patria di Burri, uno dei grandi maestri del Novecento», aggiunge l’amministratore delegato. E quell’essere tagliati fuori un po’ da tutto, che non ci dispiace per niente», affermano in coro, certi «che nel futuro sempre più persone andranno alla ricerca di questi luoghi dove puoi curare il mal dell’anima».
Ma questa sera si celebra «il bello, lo splendore del vero» come ama ripetere Cucinelli citando Platone. Ci si sposta al secondo piano della dimora seicentesca sul colle del Gianicolo per ammirare da vicino le nuove creazioni che danno idea di che cosa si intende per alto artigianato del lusso Made in Italy. Le montature in titanio hanno la forma ispirata al logo di Solomeo che è anche zigrinato sui profili, il logo BC è ripreso sulla punta delle stanghette. Il modello in acetato trasparente ha superfici scolpite e una speciale lavorazione effetto bicolore per imitare le sfumature del cashmere. «Forme, colori e materiali: tutto è nella cura del dettaglio come nel nostro abbigliamento, ogni particolare è speciale. L’idea è rileggere la classicità con il valore aggiunto del manufatto», sottolinea Carolina Cucinelli, presenza costante in azienda insieme con la sorella Camilla e i rispettivi mariti.
«La collezione nasce dall’incontro dei due giovani team creativi, delle nostre bellissime fabbriche come le chiamava il caro Leonardo», osserva Cucinelli. «Qui c’è un pezzo di Solomeo e uno di Agordo», gli fa eco Milleli. E mentre l’azienda supera il miliardo, Cucinelli annuncia che le figlie assumeranno il ruolo di vicepresidente. Che cosa significa questa nomina? La moglie Federica si fa avanti sicura: «Continuità». Ora è il momento della cena con i paccheri di Vittorio Cerea e la jazz-band che fa ballare tutti.