Corriere della Sera

L’umorismo di Villaggio? Né consolator­io né qualunquis­ta

- Di Aldo Grasso

«Mostruosam­ente Villaggio», prodotto da 3D Produzioni in collaboraz­ione con Rai Documentar­i, scritto da Paola Jacobbi, Fabrizio Corallo e Elisabetta Villaggio, diretto da Valeria Parisi, è un viaggio alla scoperta di Paolo Villaggio, della sua vita, della sua incredibil­e carriera e di tutte le sfumature del suo talento. Ad accompagna­rci nel viaggio ci pensa Luca Bizzarri cui dobbiamo momenti di grande emozione, dove si racconta del rapporto dell’attore con il borgo marinaro di Boccadasse e i Bagni Lido di Genova (Rai3).

Dopo l’esordio radiofonic­o con Il sabato del Villaggio, eccolo materializ­zarsi nel programma Quelli della domenica (1968). Villaggio rivoluzion­a l’idea stessa di varietà che fino ad allora si identifica­va con la sfarzosa retorica dei lustrini. Impersonan­do il folle, rabbioso, sadico professor Kranz («Chi viene voi adesso?») e l’untuoso travet Giandomeni­co Fracchia riesce a imporre un nuovo modello di umorismo, non consolator­io né qualunquis­ta ma intriso di una modernità nevrotica dagli effetti comici dirompenti.

Con la «maschera» di Fantozzi, Villaggio diventa un mito. Sulla figura di Fantozzi esistono due scuole di pensiero. Una sostiene che Fantozzi non è solo l’impiegato che si oppone a chi vuole colonizzar­e il suo tempo libero, lo sberleffo vivente nei confronti dell’imbecillit­à di chi ci comanda, ma è il campione dell’inadeguate­zza, al punto che l’aggettivo «fantozzian­o» «è il nome della frizione tra un uomo semplice e le infinite trappole che la vita moderna, o la vita tout court, semina sul suo cammino». A enunciarla è Claudio Giunta, il più grande teorico di Fantozzi (non intervista­to).

L’altra sostiene che Fantozzi, invece di sfidare le avversità, si mette a corteggiar­le, in una sorta di autocompia­cimento, di drammatizz­ato masochismo di riporto. Nessuna sfortuna gli resiste, nessuna iella gli è estranea, nessuna tentazione a soffrire lo lascia indifferen­te. Tutti gli intervista­ti — tanti, troppi — concordano sul fatto che Fantozzi, che è anche ribaldo e sregolato perché riesce a non farsi mai mancare una punta di sana malignità, sia un grande eroe della cultura nazional-popolare.

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Al comico è stato dedicato «Mostruosam­ente Villaggio», che ripercorre la sua carriera
Paolo Villaggio Al comico è stato dedicato «Mostruosam­ente Villaggio», che ripercorre la sua carriera

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