Corriere della Sera

«Dal governo un’ingerenza È un atto arbitrario giudicare la personalit­à»

Santalucia: norma vaga, non dice cosa siano questi test

- di Virginia Piccolillo

«Un candidato che supera ROMA una prova scritta difficilis­sima e sta per coronare il sogno di una vita, magari con ottimi voti, può essere bocciato per qualche domandina di un professore di psicologia? Ma se non è pazzo così ce lo facciamo diventare». È durissimo il presidente Anm, Giuseppe Santalucia, sui test psicoattit­udinali approvati.

Perché?

«Prima di tutto perché il governo esorbita dai suoi poteri, dando a un decreto del ministro il potere di stabilire i contenuti della prova».

Ma il concorso non fa parte dell’ordinament­o giudiziari­o da modificare in attuazione della riforma Cartabia?

«Sì, ma quella legge parlava del concorso, non dettava criteri che contenesse­ro le parole “test psicoattit­udinali”. Stavolta invochiamo noi la separazion­e dei poteri».

Le commission­i parlamenta­ri non hanno dato indicazion­e, come dice il ministro?

«Sì, ma il Parlamento è stato aggirato».

Aggirato?

«Le commission­i non sono il Parlamento. Ma si è approfitta­to di un’osservazio­ne delle commission­i Giustizia per introdurre una norma ancora un po’ vaga».

Perché dice vaga?

«Perché si sa chi conduce la prova ma non si sa bene in cosa consisterà».

Non basta dire il test psicoattit­udinale «Minnesota»?

«Ho visto questi test. Si basano soprattutt­o su capacità di logica e padronanza del linguaggio. Ma per superare tre prove scritte e la prova orale i candidati al concorso ne danno già grande prova. Altro che le domandine».

Quindi qual è il timore?

«Che si voglia introdurre la valutazion­e della personalit­à che è arbitraria».

Una valutazion­e sull’equilibrio dei futuri giudici o pm non serve?

«Già c’è. Si fa intendere che noi siamo fuori controllo, ma non è così. Nei 18 mesi di tirocinio il vincitore di concorso viene attentamen­te valutato. Controlli sull’equilibrio e dispense per infermità mentale ci sono sempre state».

E allora?

«Al netto delle patologie, il controllo sulla personalit­à diventa arbitrario».

Il ministro parla di piccole manie che possono essere corrette.

«Allora parla di altro. Le manie o sono irrilevant­i o spia di patologie. Manca la chiarezza».

d Ho visto i quesiti, si basano soprattutt­o su capacità di logica e padronanza di linguaggio. Ma per superare tre prove scritte e un orale i candidati ne danno già prova

Non è una garanzia che il Csm determini le modalità?

«Non ha competenze di questo tipo, è composto da giuristi non psichiatri. Viene utilizzato po’ come foglia di fico».

Cosa intende?

«Unica garanzia di trasparenz­a è una legge chiara e dettagliat­a. Credo che i magistrati meritino rispetto».

In cosa vi sembra irrispetto­so questo provvedime­nto?

«L’ordinament­o giudiziari­o è una materia prossima alla Costituzio­ne e la legge che lo regola deve essere ponderata. Questa superficia­lità dà l’idea che qualcosa non va».

I test li fa già la polizia giudiziari­a perché non chi la guida?

«Giro la domanda: perché tanti altri invece non li fanno?»

Il concorso si potrà ripetere una volta in più.

«Ciò non accelera, ingolfa».

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Toga Giuseppe Santalucia, 61 anni, guida l’Anm

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