Luce, come sarà il passaggio al servizio a tutele graduali
La data del 30 giugno: il subentro del nuovo fornitore è automatico
Il 30 giugno per 4,5 milioni di clienti non vulnerabili della luce termina il regime tutelato. I passaggi per entrare nel nuovo Servizio a tutele graduali dall’1 luglio sono stati previsti dall’Autorità Arera.
Quali sono? Prendiamo l’esempio di Milano, che ha come operatore della tutela A2a. Come tutti gli altri esercenti la tutela, A2a dovrà fare due comunicazioni unite alla bolletta: una tra aprile e giugno contenente informazioni sul mercato libero e sul servizio a tutele graduali, e la seconda con la bolletta di chiusura, dopo l’1 luglio ed entro dieci giorni lavorativi, in cui avviserà dell’avvenuto passaggio al Servizio di tutele graduali. Una volta attivo il Servizio a tutele graduali, il nuovo fornitore (nel caso di Milano sarà l’Enel) dovrà inviare una comunicazione in cui si spiega la natura del servizio e le relative condizioni economiche. A2A Energia sarà fornitrice di città come Napoli, Palermo e Cagliari. I consumatori che hanno un’utenza in questi territori riceveranno la comunicazione «di benvenuto» dalla multi-utility controllata dai Comuni di Milano e Brescia.
La bolletta di chiusura non ha costi, così come non ha alcun costo il passaggio al Servizio a tutele graduali, che sarà automatico, senza alcuna discontinuità di servizio o interruzione di fornitura. Nemmeno chi ha la domiciliazione bancaria delle bollette dovrà attivarsi: anche il cambio di domiciliazione sarà automatico. Nessuna firma è necessaria perché non si deve sottoscrivere alcun nuovo contratto, non sarà richiesta alcuna garanzia all’utente e non c’è bisogno di far vedere il contatore: bisogna diffidare di chi li propone soprattutto con il porta a porta perché le truffe sono dietro l’angolo. Proprio ieri è ripartita la campagna «Difenditi così» organizzata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dall’Autorità Arera per dare consigli e informazioni per difendersi dall’insistenza o dalla scorrettezza di alcuni call center. «La ripresa della campagna — scrive l’Arera — si è resa necessaria in seguito all’aumento della pressione dei call center in vista della fine tutela». I clienti domestici che ora sono sul mercato libero hanno il diritto, fino a fine giugno, di tornare nella tutela stipulando un nuovo contratto con l’operatore che gestisce questo servizio nella località in cui si trova l’utenza. La richiesta deve essere presentata utilizzando il modulo messo a disposizione dall’operatore. All’atto della sottoscrizione del contratto, oltre ai dati del cliente e al numero del Pod, verranno chiesti dati fiscali e catastali dell’immobile relativo all’utenza che si vuole trasferire. Dopo il primo luglio i non vulnerabili potranno solo passare al mercato libero, ma non sarà possibile fare il percorso contrario, ossia trasferirsi da un operatore del mercato libero al gestore del servizio delle tutele graduali del proprio territorio.