Corriere della Sera

La rabbia di Santoro, simile a quella di un vecchio re in esilio

- Di Aldo Grasso

Nel recensire un programma bisognereb­be sempre tenere a bada i sentimenti, tanto più le passioni. Eppure, seguendo i deliri di Michele Santoro a L’aria che tira, condotta da David Parenzo (La7), sono stato preso dallo sconforto. Pur non avendo quasi mai condiviso il suo pensiero (è stato lui, il nostro Masaniello, a portare il populismo in tv, non dimentichi­amolo), ho sempre avuto rispetto della persona. Lunedì stavo male per lui, per come si è ridotto, per la tristezza che suscita.

Urlava: «Il giornalism­o si sta riducendo alla descrizion­e di un Putin come mostro e mentitore. Non è un mostro e non sempre, quello che dice, sono balle». Sbraitava: «Volete fare la guerra, ok fate la guerra! E quando si vuol fare la guerra si dipinge il proprio nemico come mancante di alcun tratto umano. Come si fa a essere certi che l’Ucraina non c’entra con l’attentato del Crocus City Hall, solo perché l’ha detto Zelensky?».

S’infervorav­a: «Avviciniam­oci al nemico se vogliamo la pace. Invece tutti qui è dire che Putin è cattivo, è un mostro come Hitler. C’è un clima da terza guerra mondiale, come se fosse solo Putin unico colpevole… Se ci sono gli Stati Uniti è perché prima c’erano gli indiani e li hanno fatti fuori per fare gli Stati Uniti».

A Lorenzo Cremonesi, in collegamen­to dal Donbass, che lo invitava a non creare confusione, a non spacciare menzogne come verità, Santoro replicava: «Io sono allibito dal fatto che un giornalist­a, anche autorevole, prenda una sola fonte, che è quella ucraina, e dia per certo che quello che dice sia vero». Santoro, che si presenterà alle elezioni europee con la lista Pace Terra e Dignità (tra gli altri, si fanno i nomi di Vauro, Ginevra Bompiani, Angelo D’Orsi, sempre presenti nei talk show nella speranza che la lite faccia ascolti, vero Bianca Berlinguer?), sembra mosso solo dal risentimen­to: abbandonat­o dai suoi scudieri (il più fedele, Sandro Ruotolo, è il portavoce della Schlein), abbandonat­o dalla tv (e dire che persino Berlusconi era stato generoso con lui), si adira di continuo in mezzo all’inanità.

Come un vecchio re in esilio, riversa disprezzo e indossa la sua rabbia come una corona.

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 ?? ?? Michele Santoro
Il giornalist­a era ospite l’altro giorno di David Parenzo a «L’aria che tira», in onda su La7
Michele Santoro Il giornalist­a era ospite l’altro giorno di David Parenzo a «L’aria che tira», in onda su La7

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