QUANDO IN CLASSE C’ERAVAMO NOI
«Io so’ Khaled e so’ marsicano » : così si presenta con uno squillante accento abruzzese nell’ultimo film di Riccardo Milani Un mondo a parte uno dei bambini figli di profughi e immigrati aggregati dai maestri Antonio Albanese e Virginia Raffaele per tenere aperta una scuola destinata a chiudere. No, lo correggerebbe Matteo Salvini: sei uno straniero figlio di stranieri e straniero resti finché lo Stato non ti donerà, a suo piacere, la cittadinanza. Lo ha ripetuto bacchettando ( « un arretramento » ) Sergio Mattarella reo di avere apprezzato la scelta della scuola di Pioltello di saltare un giorno di lezioni per rispetto dei tanti alunni devoti al Ramadan: «Serve un tetto del 20% di alunni stranieri per classe » . Giuseppe Valditara è meno drastico ma conferma: «Meglio più italiani che stranieri». Kaled il marsicano compreso.
Stranieri… Si fa presto a dire stranieri. Un secolo fa la straordinaria giornalista Amy Bernardy, figlia del console americano a Firenze e di una piemontese, studiosa dell’emigrazione italiana, chiese alle autorità quanti fossero in Massachusetts gli scolari d’origine italiana. E quelle autorità interessate ad accogliere e integrare i loro nuovi cittadini, come ricorda Maddalena Tirabassi nel libro sulla Bernardy Ripensare la patria grande, risposero seccamente: « Noi siamo del parere che in questo Paese tutti sono Americani e non desideriamo incoraggiare alcuna ricerca tendente a differenziare gli Americani di una discendenza, dagli Americani di discendenza diversa».
C’erano probabilmente, fra quei bambini, alcuni dei tanti nostri nonni che sbarcarono per cercar fortuna in America e furono registrati a Ellis Island: un Calderoli, un Valditara, 4 Abodi, 8 Fitto, 13 Lollobrigida, 27 Taiani, 28 Mantovano, 32 Ciriani, 35 Roccella, 46 Piantedosi, 48 Sangiuliano, 55 Pichetto,
Integrazione
La scuola di Pioltello, le polemiche e la storia. Gli italiani che sbarcarono in America
74 Zangrillo, 99 Garnero (Santanchè è il cognome del fu marito), 102 Crosetto, 113 Nordio, 174 Bernini, 460 Musumeci, 479 Meloni, 550 Giorgetti, 562 Schillaci, 557 Locatelli, 1.246 Urso, 1.362 Calderone, 1.959 Alberti (Casellati è il cognome da sposata)... Una « parentela governativa» al completo. E Salvini? Massì, sbarcarono laggiù anche 255 Salvini. E i figli di tutti, per le autorità scolastiche americane, non erano «stranieri».