«Spingere la crescita del Pil? Il primo motore è la natura»
Il forum Pact4future. Gli astronauti Villadei e López: lo Spazio al servizio della medicina
Poco prima di salire sul palco dell’aula Magna dell’università Bocconi due studentesse fermano Walter Villadei e Michael López- Alegría. Vogliono saperne di più della mi s s i o n e A x i o m- 3 . I due astronauti sono partiti i l 18 gennaio dalla Kennedy Space Center e sono rimasti 18 giorni nella Stazione spaziale internazionale. Significa che hanno lavorato in tre dimensioni e visto la Terra in miniatura: 16 orbite al giorno, un’alba e un tramonto ogni 45 minuti. Dice Villadei: « Spazio e futuro sono sinonimi. La missione Axiom- 3 nasce per migliorare le condizioni di vita a terra: i nostri studi servono per capire l ’e vol uzione del corpo umano e i ndividuare nuove terapie per curare le malattie neurodegenerative » . E López- Al e gr í a a ggi unge: « Nello spazio abbiamo realizzato decine di esperimenti scientifici per comprendere come possiamo aiutare la medicina » .
Nella quarta e ultima giornata di Pact4future, il forum i nternazionale del Corriere della Sera e dell’università Bocconi, con Intesa Sanpaolo come educational partner, la parola guida, dopo people e purpose, è planet. Il termine « pianeta » rimbalza da una sala all’altra, ovunque, insieme a « natura » , « cambiamento climatico » . Diventano punti di orientamento per scrivere un manifesto collettivo e fare un patto per il futuro, nell’ottica di creare una società più inclusiva e sostenibile. Lo sguardo deve rimanere in alto perché la metà dei 169 sottoobiett i v i dell ’ Agenda 2030 dell’onu è raggiungibile soltanto partendo dallo spazio, sostiene Simonetta Di Pippo, professoressa di Space Economy e direttrice dello Space Economy Evolution Lab della Bocconi. Filippo Grandi, Commissario dell’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ritorna però sul tema people, vocabolo interconnesso: nel 2023 l’unhcr ha dichiarato 43 emergenze di rifugiati nel mondo, il numero più alto nell’ultimo decennio. Dice Grandi: « Siria, Afghanistan, Sudan, Somalia, la regione del Sahel, l’america Latina e i Caraibi, naturalmente Gaza e l’ucraina: sono tante le situazioni di emergenza scatenate da conflitti e persecuzioni, e oggi sempre di più aggravate dagli effetti dei cambiamenti climatici » . Secondo il Wwf, in Italia il 70 per cento degli ecosistemi è a rischio. Nel pomeriggio, dal palco della Sala Buzzati del Corriere, Ariela Caglio, professoressa di Management Accounting della Bocconi, insiste nel ribadire che « no, la Natura non è gratis » . Vale 58 trilioni di dollari. Condiziona più della metà del Pil mondiale. « Perché non riconoscere alla natura il ruolo distak eh older ?», propone Caglio. AnnaPu cci o, Managing Director diBL ab Italia, difende la sua posizione: « La natura deve stare al centro » . Serve interconnessione per rispettare la data limite dell’ agenda 2030 delle Nazioni Unite. Guidano, al timone, people, purpose e planet.