«Serve un cartellino rosso al governo»
«Non perderemo nessuna delle undici città metropolitane che abbiamo vinto alle elezioni locali del 2019, soprattutto Istanbul e Ankara, ma anzi ne conquisteremo di nuove». Non è passato nemmeno un anno da quando Ozgur Ozel ha preso in mano le redini del Partito popolare repubblicano dopo la sconfitta dell’allora leader Kemal Kiliçdaroglu alle presidenziali dello scorso maggio. Oggi per lui è il primo test da presidente.
Perché le opposizioni non sono riuscite a presentarsi unite?
«Purtroppo abbiamo perso le elezioni generali del 14 e 28 maggio. Questo ha portato i nostri partner dell’alleanza a interrogarsi. Dopo la mia elezione ho avuto incontri separati con tutti ma non siamo riusciti a trovare un’intesa. Ora la parola passa agli elettori, loro possono far vincere la nazione, il popolo».
Qual è la sua strategia per ridare fiducia agli elettori?
«C’è stata una disconnessione emotiva con l’elettorato, noi abbiamo lavorato per il cambiamento. Ci presentiamo a queste elezioni con il doppio delle candidate donne e con molti candidati giovani rispetto alle precedenti elezioni locali. Questo infonderà nuova energia».
Nelle metropoli come Istanbul e Ankara regna una profonda povertà anche tra la classe media. Qual è il vostro piano?
«La base di questi problemi risiede nelle scelte economiche sbagliate del presidente del Partito Giustizia e Sviluppo e nelle scelte di persone non qualificate nella gestione monetaria. Come Partito popolare repubblicano lavoriamo con uno staff economico qualificato e in sintonia con i sindacati e le organizzazioni non governative che vivono questi problemi sulla loro pelle. Per fare qualcosa oggi bisogna presentare al governo il cartellino rosso ».