Sugli sci o al mare La doppia Pasqua
Piste ancora aperte sulle Alpi, nelle regioni settentrionali resta l’allerta maltempo Toccati i 30 gradi in Sicilia, è l’anticiclone africano
In Sicilia 30 gradi e gente sulla spiaggia di Mondello, in Lombardia invece allerta arancione della Protezione civile e gialla su buona parte delle regioni settentrionali. Al Sud la Pasqua assomiglia molto a Ferragosto, sulle Alpi sembra tornato Natale ma con la particolarità della neve «rossa» a causa delle polveri sahariane che lo scirocco ha spinto verso la Penisola, ma sono arrivate fino in Svizzera e in Germania. Le località sciistiche, dalle Dolomiti alla Valle d’aosta, sono sotto una coltre bianca.
La neve, infatti, è la protagonista inattesa della Pasqua alpina. A Macugnaga il sindaco ha ordinato l’evacuazione dei dipendenti degli impianti e dei gestori dei rifugi e il divieto di sci fuoripista nel comprensorio piemontese intorno al Monte Rosa a causa dell’alto rischio di valanghe che gli esperti hanno valutato di livello 4 su una scala di 5 in tutte le Alpi occidentali e centrali. In Lombardia dalla serata di ieri fiumi e canali vengono monitorati per il rischio di temporali e vento forte. I meteorologi prevedono forti piogge per oggi in estensione da Piemonte, Liguria e Toscana nord-occidentale verso il Triveneto per un’intensa perturbazione atlantica che minaccia rovesci ed eventuali grandinate locali.
Situazione totalmente diversa al Sud. La protezione dell’anticiclone africano e i venti meridionali assicurano cieli sereni per oggi, anche se farà un po’ meno caldo rispetto a ieri. Pasquetta continuerà a essere perturbata al Nord anche se non mancheranno aperture pomeridiane in pianura che favoriranno le gite fuori porta. Al Centro, invece, si addenseranno nubi che potranno far saltare i piani di picnic e barbecue. Il Sud sarà meno toccato, solo la Campania e in particolare il Napoletano nel tardo pomeriggio potrebbero essere interessati da rapidi acquazzoni.
Il tempo incerto non frena comunque il flusso turistico. Le città d’arte sono affollate come nelle stagioni pre-covid, molti gli arrivi dall’estero attirati anche per le tante iniziative previste per Pasqua e il Lunedì dell’angelo. A Genova e alle Cinque Terre tutte le strutture sono al completo e anche nelle altre province l’80% risulta occupato per almeno due notti. Anche nelle località di montagna si registrano le stesse cifre, secondo i dati di Confindustria Alberghi. La clientela è soprattutto italiana ma non mancano gli stranieri provenienti principalmente dal Nord Europa.