Corriere della Sera

Il genio di Pablito E l’italia del calcio urlò fino all’ultimo cielo

Una delle prime pagine storiche in edicola il 3 e il 4

- Di Daniele Dallera

«Senti Rossi, tu salta e spara», così scrive l’inviato del Corriere della Sera, Paolo Bugialli, gran cronista, riportando le parole del presidente della Repubblica, Sandro Pertini a Paolo Rossi, il Pablito nazionale. «E ricordati Rossi... io sono pacifista, ma tu salta e spara». Quanto ha saltato Paolo Rossi, la bandiera tricolore del gol azzurro, per la gioia delle sue imprese e per evitare, come consigliat­o da Pertini, le entrate killer dei difensori che non avevano altro modo per fermare Rossi. Niente da fare, superava l’avversario neutralizz­andolo nelle sue tentazioni maligne e poi «sparava» in porta, di tocco fine, furbo, sempre nella posizione giusta, beffando il portiere (...).

Paolo Rossi è stato un rivoluzion­ario in quel ruolo e la conquista del potere del gol, unico per l’incontenib­ile felicità che regala (basta pensare all’urlo di Marco Tardelli che ancora adesso è il simbolo della gioia sportiva, quella corsa sbraitante ha fatto il giro del mondo e non si è fermata, il grande Tardelli continua a correre e urlare in spot, foto, docufilm, talk televisivi), l’ha proprio realizzata in quei giorni spagnoli di un mitico luglio 1982. Paolo non c’è più maledizion­e, ma quei gol, nati di nascosto, realizzati cogliendo di sorpresa l’avversario, ci fanno compagnia, rimangono nel nostro cuore, nelle nostre menti, addirittur­a ci piace farli vedere, tramandarl­i e mostrarli ai nostri ragazzi, perché sappiano che un giovane come loro che ha sofferto, per infortuni, menischi rotti e ginocchia saltate, per ferite dell’anima mai confessate, vissute dentro se stesso con compostezz­a ed eleganza, ha fatto felice un Paese intero.

Memoria

Paolo non c’è più, maledizion­e, ma quei gol, nati di nascosto, realizzati cogliendo di sorpresa l’avversario, ci fanno compagnia, rimangono nel cuore

 ?? ?? Continuano le «Prime pagine di Storia» del Corriere. Mercoledì 3 e giovedì 4 aprile altri otto fatti memorabili in formato doppio al centro del giornale cartaceo: pagine sfogliabil­i e colleziona­bili, ciascuna corredata da un intervento di una firma odierna. Per gli arretrati rivolgersi all’edicolante o scrivere a arretrati@rcs.it. Nell’edizione digitale sfogliabil­e su ipad e Smartphone, le pagine sono leggibili nella sezione «In Evidenza».qui uno stralcio dell’articolo firmato da Daniele Dallera e abbinato alla prima pagina della vittoria italiana al Mondiale di calcio 1982, uscita lunedì 12 luglio di quell’anno.
Continuano le «Prime pagine di Storia» del Corriere. Mercoledì 3 e giovedì 4 aprile altri otto fatti memorabili in formato doppio al centro del giornale cartaceo: pagine sfogliabil­i e colleziona­bili, ciascuna corredata da un intervento di una firma odierna. Per gli arretrati rivolgersi all’edicolante o scrivere a arretrati@rcs.it. Nell’edizione digitale sfogliabil­e su ipad e Smartphone, le pagine sono leggibili nella sezione «In Evidenza».qui uno stralcio dell’articolo firmato da Daniele Dallera e abbinato alla prima pagina della vittoria italiana al Mondiale di calcio 1982, uscita lunedì 12 luglio di quell’anno.
 ?? ?? Nuove uscite In alto, la prima pagina del Corriere del 12 luglio 1982 dedicata al Mundial spagnolo (in uscita il 3/4). Sotto, quella del 1° gennaio 2000 sul nuovo millennio (il 3/4) e quella dedicata alla strage di Capaci (24 maggio 1992) in uscita il 4/4
Nuove uscite In alto, la prima pagina del Corriere del 12 luglio 1982 dedicata al Mundial spagnolo (in uscita il 3/4). Sotto, quella del 1° gennaio 2000 sul nuovo millennio (il 3/4) e quella dedicata alla strage di Capaci (24 maggio 1992) in uscita il 4/4
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