Corriere della Sera

GMAIL COMPIE VENT’ANNI E CI HA CAMBIATO LA VITA

- di Federico Cella

La velocità del digitale è talmente fuori scala che capita spesso di ritrovarsi disorienta­ti sul recente passato. Chi avrebbe detto che Gmail compie 20 anni? L’1 aprile segna questo anniversar­io. Era il 2004, e la data contribuì a convincere molti che il nuovo prodotto di Google fosse un Pesce d’aprile. Gmail proponeva 1 giga di memoria (all’epoca avere 15 mega era già un lusso), la ricerca tra i messaggi ricevuti e mandati (una novità), il tutto gratis (con pubblicità). Non poteva che essere uno scherzo. Poi arrivarono anche in Italia i primi inviti a provare la novità: i prescelti avevano a disposizio­ne altri 6 inviti da far girare tra gli amici. Scattò la febbre, avere Gmail era uno status symbol. Oggi è invece la norma: gli utenti sono 1,8 miliardi e ogni giorno inviano una media di 121 miliardi di messaggi. Il 30% del traffico totale. Gmail portò un cambio di paradigma nell’invenzione datata 1971, e così nelle nostre abitudini. Uno spazio di memoria immenso associato alla ricerca cambiò il modo di utilizzare la posta elettronic­a: non più solo messaggi veloci (per quelli adesso ci sono le chat), da cancellare per fare spazio, ma un diario personale che si stratifica negli anni. Ricevute di acquisti, messaggi d’amore dall’esito documentat­o, foto e video scambiati con i parenti: è tutto lì, pronto per essere ritrovato al momento opportuno. I social li cancelliam­o, a volte li tradiamo per altri. La nostra casella Gmail no: è un pezzo di vita. E tra 20 anni, verosimilm­ente, saremo ancora qui a parlarne.

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