Corriere della Sera

«Serve un tavolo con Meloni Stellantis fa propaganda»

- Enrico Marro

«È un bene che il ministro delle Imprese Adolfo Urso abbia confermato il tavolo del 2 aprile sullo stabilimen­to Stellantis di Melfi, perché non c’è più tempo da perdere», dice il segretario della Fiom-cgil, Michele De Palma. «Anzi, a questo punto, chiediamo di salire di livello», aggiunge.

In che senso?

«È necessario che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, convochi sindacati e azienda per aprire una trattativa sul futuro dell’automotive. Un tema che non può più essere affrontato dal micro al macro. Bisogna invece partire dalle scelte che si fanno in Europa e dal ruolo che in esse ha il nostro governo. Nella Ue dobbiamo far rispettare vincoli di carattere sindacale, sociale ed ecologico sulle auto che vengono importate e che oggi vengono bypassati dalle aziende extra Ue, come quelle cinesi, ma anche dai gruppi europei che, per esempio, producono in Algeria e Marocco».

L’ad di Stellantis, Carlos Tavares, dice che l’italia resta centrale.

«Propaganda, alla luce dei numeri. Stellantis produce in Francia 700mila vetture, in Spagna quasi un milione e da noi meno di 500mila. Manca un piano per l’italia e quando abbiamo chiesto a Stellantis quali competenze sono necessarie nella transizion­e del settore non c’è stata risposta. Siamo al paradosso che Stellantis stanzia centinaia di milioni per far uscire i lavoratori invece di investire in formazione e assunzioni. Siamo all’ennesima procedura di incentivi agli esodi: altri 3.600, dei quali 1.560 a Torino, 850 a Cassino, 500 a Melfi, 424 a Pomigliano,121 a Termoli e così via. Per questo il 12 aprile faremo lo sciopero generale e saremo in piazza Torino».

Esodi come da accordi coi sindacati, che la Fiom non ha firmato.

«Noi firmiamo questo tipo di accordi solo se prevedono piani industrial­i che favoriscan­o almeno il ricambio generazion­ale. Qui non c’è né un impegno ad assumere né ad investire. Non firmiamo intese che accompagna­no un processo di dismission­e».

Tavares avrà le sue ragioni, no?

«Bisognereb­be chiederlo a lui. Stellantis dice che dai noi l’energia costa di più. Ma non dice che il costo del lavoro è più basso. Io so solo che Stellantis ha una marginalit­à competitiv­a rispetto ad altri produttori, distribuir­à 6,6 miliardi di dividendi e Tavares prende più di 800 volte lo stipendio di un lavoratore».

La Fiom è favorevole a nuovi bonus rottamazio­ne e a incentivi per attrarre produttori esteri di auto ?

«La Fiom dice che se viene dato un euro di bonus, questo deve pagare la produzione in Italia e non quella estera. E siamo favorevoli ad attrarre investimen­ti. Quando è stato chiuso lo stabilimen­to di Grugliasco, in un Paese normale si sarebbe visto come trovare un nuovo investitor­e; invece, il capannone è finito su immobiliar­e.it».

Siamo al paradosso che Stellantis stanzia centinaia di milioni per far uscire i lavoratori invece di investire in formazione e assunzioni

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Sindacato Michele De Palma, segretario della Fiom-cgil

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