«Serve un tavolo con Meloni Stellantis fa propaganda»
«È un bene che il ministro delle Imprese Adolfo Urso abbia confermato il tavolo del 2 aprile sullo stabilimento Stellantis di Melfi, perché non c’è più tempo da perdere», dice il segretario della Fiom-cgil, Michele De Palma. «Anzi, a questo punto, chiediamo di salire di livello», aggiunge.
In che senso?
«È necessario che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, convochi sindacati e azienda per aprire una trattativa sul futuro dell’automotive. Un tema che non può più essere affrontato dal micro al macro. Bisogna invece partire dalle scelte che si fanno in Europa e dal ruolo che in esse ha il nostro governo. Nella Ue dobbiamo far rispettare vincoli di carattere sindacale, sociale ed ecologico sulle auto che vengono importate e che oggi vengono bypassati dalle aziende extra Ue, come quelle cinesi, ma anche dai gruppi europei che, per esempio, producono in Algeria e Marocco».
L’ad di Stellantis, Carlos Tavares, dice che l’italia resta centrale.
«Propaganda, alla luce dei numeri. Stellantis produce in Francia 700mila vetture, in Spagna quasi un milione e da noi meno di 500mila. Manca un piano per l’italia e quando abbiamo chiesto a Stellantis quali competenze sono necessarie nella transizione del settore non c’è stata risposta. Siamo al paradosso che Stellantis stanzia centinaia di milioni per far uscire i lavoratori invece di investire in formazione e assunzioni. Siamo all’ennesima procedura di incentivi agli esodi: altri 3.600, dei quali 1.560 a Torino, 850 a Cassino, 500 a Melfi, 424 a Pomigliano,121 a Termoli e così via. Per questo il 12 aprile faremo lo sciopero generale e saremo in piazza Torino».
Esodi come da accordi coi sindacati, che la Fiom non ha firmato.
«Noi firmiamo questo tipo di accordi solo se prevedono piani industriali che favoriscano almeno il ricambio generazionale. Qui non c’è né un impegno ad assumere né ad investire. Non firmiamo intese che accompagnano un processo di dismissione».
Tavares avrà le sue ragioni, no?
«Bisognerebbe chiederlo a lui. Stellantis dice che dai noi l’energia costa di più. Ma non dice che il costo del lavoro è più basso. Io so solo che Stellantis ha una marginalità competitiva rispetto ad altri produttori, distribuirà 6,6 miliardi di dividendi e Tavares prende più di 800 volte lo stipendio di un lavoratore».
La Fiom è favorevole a nuovi bonus rottamazione e a incentivi per attrarre produttori esteri di auto ?
«La Fiom dice che se viene dato un euro di bonus, questo deve pagare la produzione in Italia e non quella estera. E siamo favorevoli ad attrarre investimenti. Quando è stato chiuso lo stabilimento di Grugliasco, in un Paese normale si sarebbe visto come trovare un nuovo investitore; invece, il capannone è finito su immobiliare.it».
Siamo al paradosso che Stellantis stanzia centinaia di milioni per far uscire i lavoratori invece di investire in formazione e assunzioni