COSTRUIRE FIDUCIA CONTRO LA DENATALITÀ
Il coraggio di guardare al futuro ce lo si può dare ma servono «incoraggiamenti» strutturali
Un’interessante dialettica emerge dal confronto tra le prospettive di due sacerdoti, profondamente distanti temporalmente e concettualmente. Il distacco ben rappresenta la differenza attitudinale tra due archetipi letterari: la figura dell’eroe e quella dell’antieroe. Il 7 dicembre scorso, l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini ha dato al tradizionale Discorso alla città il titolo Il coraggio, uno se lo può dare, contrapponendosi così al manzoniano, Don Abbondio, che al Cardinal Federigo diceva: «Il coraggio, uno non se lo può dare». Questa contrapposizione riflette diverse prospettive su aspetti fondamentali della psiche umana: possiamo o non possiamo darci il coraggio? La letteratura scientifica in psicologia fornisce molti spunti in merito, offrendo un supporto a entrambe le posizioni.
Alcuni studi indicano che il coraggio può essere appreso nel tempo attraverso acquisizione di competenze, costruzione della fiducia in sé stessi ed esposizione graduale a situazioni che ne richiedono la manifestazione. Ciò suggerisce la possibilità di coltivare il coraggio e svilupparlo gradualmente, come sostenuto da Delpini.
Altri approcci si concentrano invece sulla natura intrinseca, temperamentale, del coraggio e della fiducia. Alcuni avrebbero una propensione innata verso questi atteggiamenti, mentre altri potrebbero trovarne la conquista più ardua. La letteratura scientifica psicologica riflette una combinazione di fattori, inclusi elementi di apprendimento, sviluppo personale e predisposizione. Sulle pagine dei giornali si è di recente parlato di fiducia e coraggio dei giovani a proposito del preoccupante declino di natalità in Italia. La sfida demografica è fondamentale per il nostro Paese e il desiderio di avere figli, di costruire una famiglia, sono scelte di vita da sempre cruciali. Da un lato è un tema di sicurezza economica e stabilità. Dall’altro, scarseggiano visioni e progetti da sognare.
Se non c’è il desiderio, anche il coraggio delle idee viene a mancare e chi non ha il coraggio di progettare smarrisce la propria fiducia nel futuro. Il Pnrr include una clausola generale proprio per incoraggiare le imprese ad assumere più donne e giovani, condizione essenziale per partecipare agli investimenti previsti. È fondamentale dunque aiutare i giovani a recuperare fiducia e determinazione, ad avere speranza nel proprio avvenire.
Sono molti i Paesi che si trovano in una condizione di bassa fecondità e alta longevità. Tuttavia, come ricorda il Rettore della Università Bocconi F. Billari nel testo Domani è oggi, varie Nazioni hanno affrontato situazioni simili riuscendo a cambiare la direzione del proprio sviluppo demografico. Il coraggio dunque deve essere sia dei singoli sia dei governi per riforme sostanziali per invertire il trend della sfiducia.
È fondamentale aiutare i giovani a recuperare determinazione ad avere speranza nel proprio avvenire