Corriere della Sera

Da Giarrusso a Mussolini Quelli che dovranno dire addio

Le scelte dei partiti. Caso Lega: 28 eletti nel 2019, quanti saranno a giugno?

- Di Claudio Bozza

«Bruxelles addio, cantavi»… Parafrasan­do il grande Ivan Graziani, è lunga la lista degli eurodeputa­ti che, volenti o nolenti, dovranno dire addio al Parlamento Ue. Il conto alla rovescia verso le elezioni europee dell’8 e 9 giugno è avviato: mancano 68 giorni. È la fine di un ciclo. Gli equilibri politici, rispetto a cinque anni fa, sono profondame­nte mutati. La Lega non è più la corazzata che nel 2019 conquistò oltre il 34% e fece eleggere 28 eurodeputa­ti. E FDI non è più il piccolo partito del 6,4%: da cinque eletti, i meloniani dovrebbero salire a 23, secondo le stime di Ipsos.

Stavolta per Salvini si prevedono appena sette eletti, e il suo partito rischia un reset. Gianantoni­o Da Re, storico ultras della Lega veneta, è stato cacciato dopo le critiche al leader. E niente ricandidat­ura anche per Marco Zanni, bocconiano, euroscetti­co e presidente di Identità e democrazia, il primo ad annunciare che si ferma qui. Oltre alla flessione politica, tra i leghisti (e non solo), conta anche il fattore economico: per fare un campagna solida occorrono almeno 40-50 mila euro e in pochi vogliono rischiare tale cifra, specie a fronte a ridotte speranze di elezione. Così anche Alessandro Panza, amico di Salvini da sempre, rinuncerà alla sfida. Idem Marco Campomenos­i, già assistente a Bruxelles del medesimo «Capitano».

Di segno opposto è invece il problema di Fratelli d’italia, che punta a triplicare: gli eurodeputa­ti uscenti dovrebbero essere tutti riconferma­ti. E in questo caso la lotta è per conquistar­e i molti seggi disponibil­i in più rispetto a cinque anni fa. Per uno di questi si è fatta avanti anche Rachele Mussolini, ma consultand­o il termometro del partito è una ipotesi altamente improbabil­e.

Nelle file di Forza Italia addio a Lara Comi, eterna grande promessa la cui carriera sembra essere ormai stroncata dalla condanna a quattro anni e due mesi per il caso «Mensa dei poveri». Bis molto difficile per Alessandra Mussolini, che dopo aver annunciato l’addio alla politica nel 2020 per dedicarsi a ballo e tv è rientrata a sorpresa a Bruxelles nel settembre 2022 al posto di Antonio Tajani, incoronato ministro. La nipote del Duce può darsi che si ricandidi, ma la sua elezione appare complicata per le preferenze necessarie.

Dino Giarrusso, ex Iena eletta con il M5S grazie a un fuoco di fila contro il Pd, lasciati i grillini ha poi tentato di entrare proprio nel Partito democratic­o, venendo però vigorosame­nte respinto. Ora dovrà (ri)trovarsi un lavoro fuori dalla politica.

Un fine corsa obbligato, tra i dem, è quello di Andrea Cozzolino, travolto dal «Qatargate». E l’ex sindaco Giuliano Pisapia tornerà in pianta stabile nella sua Milano. Difficile è la rielezione in Europa di Elisabetta Gualmini, che pure vanta residue speranze di correre come governatri­ce dell’emilia-romagna: l’attuale presidente Stefano Bonaccini sarà quasi certamente in pista per Bruxelles, ma dovrebbe incoronare come candidato-successore Vincenzo Colla, oggi suo assessore regionale. Rischia anche Pina Picierno, già fedelissim­a di Dario Franceschi­ni che poi ha virato su Bonaccini alle primarie contro Elly Schlein. La segretaria dem ha già piazzato Lucia Annunziata come capolista al Sud e Picierno teme di rimanere schiacciat­a nella sfida delle preferenze, visto che al Sud i dem potrebbero portare a casa solo tre eletti. Non ci sarà il quarto mandato per Paolo De Castro, già ministro con D’alema e Prodi.

Tutti «drammi» politici — con addii più o meno volontari — attutiti però da un paracadute economico mica da poco. Ogni uscente che non sarà rieletto riceverà una cifra chiamata «indennità di reinserime­nto»: un mese (7.500 euro netti) per ogni anno trascorso al Parlamento europeo. E chi ha passato dieci anni a Bruxelles avrà di che consolarsi.

Le inchieste

Il caso Qatargate ferma il dem Cozzolino, una condanna blocca la corsa di Lara Comi (FI)

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Ex Iena, già M5S, 49 anni
Dino Giarrusso Ex Iena, già M5S, 49 anni
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Eletto con la Lega, 70 anni
Toni Da Re Eletto con la Lega, 70 anni
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Ex deputato Ue, Pd, 61 anni
Andrea Cozzolino Ex deputato Ue, Pd, 61 anni
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Alessandra Mussolini Forza Italia, 61 anni
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Marco Zanni Lega, 37 anni

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