Erba e il venticello della maldicenza
All’inizio è stato un venticello. Si è insinuato fra una parola e l’altra nelle chiacchiere al mercato, nelle battute al bar. «Hai sentito che dicono?». Certo che l’ha sentito. Tutti hanno sentito, a Erba. E il venticello si è fatto tempesta: «Lo dicevo, io che c’entrava la famiglia», «Dicono che sia stato Pietro», «A me quelli non sono mai piaciuti»... Pietro è il mite Pietro Castagna, un uomo che ha pagato molti prezzi per la strage di Erba. Ha pagato perché la brutalità di Olindo Romano e Rosa Bazzi — oggi ergastolani con speranza di revisione del processo — gli ha portato via sua madre Paola, sua sorella Raffaella e il suo nipotino Youssef. Ha pagato perché quella sera di dicembre 2006 anche la sua pace, la sua allegria, la sua voglia di futuro sono morte. E ha pagato, nel tempo, il prezzo salatissimo dell’infamia: un disonore crescente che scava dentro; l’offesa profonda di accuse indecenti e volgari che tolgono il sonno. Dal variegato mondo del simil-giornalismo ed entertainment ci sono andati giù pesante con insinuazioni e malignità sul suo conto. «Quella sera è tornato a casa tardi. Dov’era?», un testimone «l’ha riconosciuto mentre si allontanava dal luogo della strage», «se la rideva al telefono con un suo amico poche ore dopo» .... Ma il vero capolavoro l’ha fatto Rosa, l’assassina. «Poi Pietro Castagna deve sedersi a tavola con me e vede chi è il colpevole di noi due» ha detto dal carcere nei panni di una povera signora innocente ingiustamente condannata in primo, secondo e terzo grado. Ma non l’ha detto alla compagna di cella. No. L’ha detto in una intervista mandata poi in onda in tivù. E ha aggiunto: «Non lo tagliare questo pezzettino». Ma certo che no! Tranquilla. E giù trasmissioni, illazioni, una valanga di accuse e insulti social. Volete sapere che cosa ha prodotto tutto questo? Allora dovete leggere «Sangue e fango» di Paolo Moretti (Docu edizioni, in libreria da domani). Il giornalista de La Provincia di Como guarda la strage di Erba con gli occhi di Pietro. I sentimenti, i ricordi, lo sgomento. E un dettaglio rimasto nascosto per tutti questi anni: dopo il fango che gli hanno buttato addosso Pietro è finito preda della depressione. Non un giorno di crisi ma un lungo viaggio nell’abisso. Clinica psichiatrica e, ancora oggi, psicofarmaci. Leggetelo. Vi stupirà sapere quanto male può fare il venticello della maldicenza.