L’«arbasino» a Sabino Cassese
Voghera Il giurista premiato per il suo «Miseria e nobiltà d’italia» (Solferino)
Èil giurista ed editorialista del «Corriere» Sabino Cassese il vincitore della prima edizione del Premio Alberto Arbasino, conferitogli ieri al teatro Valentino Garavani di Voghera (Pavia). Con questa motivazione: «Giurista di fama internazionale, uomo delle istituzioni, raffinato intellettuale europeo il quale, con il suo ultimo libro Miseria e nobiltà d’italia (Solferino), traccia un memorabile ritratto del nostro Paese».
Il Premio nasce per conferire, con cadenza annuale, un riconoscimento a una personalità della narrativa o della saggistica italiana che con il suo lavoro possa essere accostata, per meriti e rilievo, alla figura del grande scrittore vogherese, scomparso a Milano nel 2020. L’iniziativa è nata per volontà del Comune di Voghera e del sindaco Paola Garlaschelli, insieme con lo scrittore Giorgio Montefoschi, presidente di giuria, e con il contributo di Fondazione Cariplo. Insieme a Montefoschi, fanno parte della giuria scrittori e intellettuali che sono stati amici, e ammiratori, di Alberto Arbasino: lo scrittore e critico Franco Cordelli, il critico e italianista Raffaele Manica, la scrittrice Elisabetta Rasy e Alessandro Masi, storico dell’arte e segretario generale della Società Dante Alighieri di cui Arbasino fu vicepresidente.
«Sabino Cassese, insigne giurista, è anche un intellettuale raffinatissimo — ha detto il presidente di giuria Giorgio Montefoschi — che scrive in un italiano estremamente elegante, come emerge da tutte le sue opere, compreso quest’ultimo bellissimo libro che spiega l’italia attuale. Si tratta insomma di una scelta di qualità vera».