Aggredisce la ex in clinica, la difendono in tre: accoltellati
Milano, fermato un 22enne. Feriti un infermiere, un addetto alle pulizie e un paziente. «Le urlava ti uccido»
Lei esce dalla clinica milanese Città Studi, scortata da cinque carabinieri, che sono passate le 18.30. C’era entrata oltre due ore prima, sola, per sostenere quella che doveva essere una formalità, la visita medica in vista dell’assunzione. In mezzo, c’è la furia dell’ex compagno, che l’avrebbe pedinata e che si presenta in ospedale. Vuole vederla, a tutti costi. Tra le sale della struttura di via Jommelli, la cerca ossessivamente, con fare minaccioso. «Aveva gli occhi di fuori», racconta una testimone. «Ha cercato di aggredirla. Le urlava: ti uccido, ti uccido».
Di quel che accade dopo resterà qualche traccia di sangue sull’asfalto e su un paio d’auto di fronte all’ingresso del civico 57. Finisce con tre feriti (non gravi). Sono le persone che in quei minuti di panico nella sala attesa degli ambulatori si schierano a difesa della ragazza, spintonata dall’ex.
Cercano di bloccarlo, di allontanarlo. Riescono a respingerlo oltre la porta d’ingresso. Il ragazzo cade sul marciapiedi, trascinandosi dietro i primi due a essere intervenuti. Sono un 56enne italiano, infermiere del reparto di Gastroenterologia, e un 57enne egiziano, dipendente dell’impresa di pulizie. Ma mentre è a terra, sovrastato, l’aggressore riesce a divincolarsi, a estrarre un piccolo coltello a serramanico, e a menare fendenti. Colpisce l’infermiere al polpaccio destro. L’addetto alle pulizie all’addome e alla coscia sinistra. Ferisce di striscio anche un terzo uomo, un paziente 74enne che cerca di strappargli la lama. «Volevo prendergli il coltello, mi ha beccato due dita».
Sarà definitivamente fermato e arrestato, prima che possa scappare, dai carabinieri motociclisti del Radiomobile, i primi a intervenire e che comunque faticheranno a placare la rabbia dell’aggressore, in evidente stato d’agitazione e forse ubriaco.
Si tratta di un 22enne italiano, incensurato e coetaneo dell’ex compagna, da cui ha avuto un figlio. Sembra che già in passato il ragazzo avesse avuto atteggiamenti violenti, anche se non risulterebbero precedenti interventi delle forze dell’ordine per liti tra i due. Solo più tardi, una volta portato via l’aggressore, la ragazza uscirà dalla stanza dell’ufficio relazione con il pubblico dove la responsabile dell’accettazione dell’ospedale, intuite subito le intenzioni del 22enne, aveva deciso di metterla al sicuro.
Il pm Alessia Menegazzo ha disposto l’arresto del 22enne. L’ipotesi di reato è di lesioni aggravate, ma la Procura attende l’esito delle indagini per chiarire ogni aspetto dell’episodio.