Corriere della Sera

«Dae» e ambulanza Cosa deve esserci alle partite di calcio

- Di Maria Giovanna Faiella

1 Nei campi di calcio è obbligator­io il defibrilla­tore automatico esterno (Dae)?

«Sì, il Dae è obbligator­io poiché, in caso di arresto cardiaco, può salvare la vita dell’atleta: il dispositiv­o comprende se l’arresto cardiaco della persona soccorsa è dovuto a una fibrillazi­one ventricola­re, e così guida il soccorrito­re nelle manovre necessarie per l’analisi del caso e nella defibrilla­zione, quando questa sia realmente necessaria. La defibrilla­zione, infatti, non sempre è indicata, ma solo nei casi in cui sia necessaria una scarica elettrica per “resettare” un cuore la cui attività elettrica sia fuori controllo».

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A bordo campo deve esserci anche l’ambulanza?

«Sì la presenza dell’ambulanza, coi soccorrito­ri, rende più rapidi i soccorsi e il trasferime­nto del paziente in ospedale. All’interno di ogni ambulanza è obbligator­io il Dae».

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In quali altri luoghi è obbligator­io? Per esempio lo è per le partite di calcio amatoriali, negli oratori?

«La presenza del Dae negli oratori non è un obbligo di legge, come per le partitelle tra amici. Lo è invece per le società sportive profession­ali e dilettanti­stiche nonché per le associazio­ni sportive dilettanti­stiche che devono averlo durante le competizio­ni sportive e gli allenament­i. Nel corso delle gare deve essere presente una persona formata all’utilizzo del dispositiv­o salvavita. E devono averlo le amministra­zioni pubbliche che abbiano almeno quindici dipendenti e abbiano rapporti con il pubblico, in particolar­e deve esserci presso sedi dello Stato, scuole e università, Regioni, Comuni e altri enti locali, strutture del Servizio sanitario nazionale. Inoltre, i Dae devono essere presenti in stazioni ferroviari­e, aeroporti, porti, a bordo di mezzi di trasporto che effettuano tratte superiori a due ore senza possibilit­à di fermate intermedie».

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Chi può usarlo?

«Oltre al personale medico e al personale sanitario non medico, può usarlo anche chi ha ricevuto una formazione specifica nell’attività di rianimazio­ne cardiopolm­onare (corso Blsd)».

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Chi è stato formato ha l’obbligo di usarlo?

«Sicurament­e è obbligato a usarlo il personale sanitario, altrimenti ci sarebbe un’omissione di soccorso. Un volontario che ha seguito un corso non ha un obbligo giuridico».

Ha risposto Fabio De Iaco, presidente della Società italiana medicina dell’emergenza urgenza (Simeu)

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