Corriere della Sera

Milano-lecce in bici, con gli occhi sui pedali

Giusi Parisi perse la vista a 2 anni. Partecipa a «L’italia in tandem alla cieca»

- Di Peppe Aquaro

«Partiamo alla cieca». Senza pensarci un attimo. Partire alla cieca è si un modo di dire, ma per moltissime persone è una condizione, che però non frena il viaggio. Anche quando non si vede nulla. Giusi Parisi, nata 35 anni fa a Ceglie Messapica, nel Brindisino, è non vedente dall’età di 2 anni, a seguito di un retinoblas­toma. Ma questo non le ha impedito di «vedere» gli altri bambini che andavano in bicicletta e di aver voglia di farlo pure lei. E l’ha fatto: «Ci andavo in bici, quando ero in Puglia, d’estate, in campagna da mia zia: ricordo benissimo la mia prima bicicletti­na. Certo, poi gli altri bimbi arrivavano fino al giro della masseria e io dovevo fermarmi molto prima». Ma quella voglia le è rimasta addosso. Giusi oggi lavora come centralini­sta negli uffici della Soprintend­enza Archeologi­a Belle Arti e Paesaggio di Milano, città in cui vive e dalla quale lo scorso 19 settembre è partita per arrivare, il 26 ottobre, a Lecce. Un viaggio di 2mila chilometri che è diventato un documentar­io di 5 minuti, L’italia in tandem… alla cieca! Milanolecc­e. Con le sue partner, socie fondatrici del progetto «Ragazze in tandem» nato a gennaio del 2023, ha convinto la giuria online e ha vinto uno dei tre premi, «Il campanello d’oro». Gran parte di questo successo lo si deve alla finalità del progetto: nel corso del viaggio sono stati tantissimi coloro che hanno ospitato le cicliste-viaggiatri­ci («La mia amica Chiara ha guidato il tandem fino a Rimini, poi, per l’altra metà del tragitto, seduta davanti c’era Laura, che ha guidato fino in Puglia»), tra alberghi, conventi e case private.

«Non mi piace il pietismo o le persone che ti fermano, ti salutano e si compliment­ano solo perché sei cieca. Io ho amato il tandem sin da ragazzina. E quando a Parma ho avuto la possibilit­à, nel 2021, di partecipar­e al primo raduno di escursioni­smo adattato, ho compreso che cosa volesse dire davvero sentire il vento in faccia mentre pedali, il verde dei prati, il ciottolato negli antichi borghi ed essere circondati da cigni e papere, come ci è capitato lungo la Ciclabile del Sile, tra Quarto d’altino e Treviso». Ed ecco il suo tandem «Kriss», con bagagli da 20 chili di peso. Non l’ha più lasciato. Anzi. Tra qualche settimana ci risalirà, per la seconda parte del viaggio, «L’italia in tandem alla cieca!» (un’avventura che molto presto diventerà un libro). Stavolta si pedalerà da Reggio Calabria a Milano, dal 25 aprile al 4 giugno.

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Nella foto, Giusi Parisi, 35 anni, prepara il suo bagaglio prima di partire per il viaggio in tandem

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