«Al di là della rete» Il torneo che unisce studenti e migranti
Abbattere le differenze culturali attraverso lo sport. È l’obiettivo del progetto «Al di là della rete» realizzato dagli studenti del campus di Brescia dell’università Cattolica e che da ieri fino a domani si concretizza in un torneo di calcio che coinvolge un gruppo di richiedenti asilo ospiti dell’hub della Caritas. Una rete, appunto, divide le due realtà: il nuovo campus nella zona nord di Brescia e il centro di accoglienza. Studenti e giovani africani si guardavano da tempo fra le maglie della rete metallica. L’occasione di oltrepassarla è arrivata lo scorso autunno, quando un gruppo di studentesse di Psicologia ha partecipato a un progetto di service learning - approccio educativo che integra l’apprendimento accademico con l’esperienza pratica attraverso iniziative di servizio alla comunità- coordinato dalla professoressa Livia Cadei, in collaborazione con Young Caritas Brescia proprio presso l’hub di accoglienza, gestito dalla cooperativa sociale Kemay. Per il gruppo di giovani africani giocare a calcio nel cortile del centro era un modo per riempiere le giornate. Da qui l’idea di coinvolgerli nel progetto Sport in campus, gestito da Educatt, con un torneo di calcio a squadre miste. Durante i mesi di allenamento studenti e ragazzi richiedenti si sono incontrati, hanno condiviso obiettivi e superato le barriere linguistiche, culturali, e i pregiudizi. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo della Pro Loco di Mompiano (Bs) che ha organizzato una mostra artigianale sostenibile del ri-uso creativo di oggetti e materiali di scarto e ha raccolto fondi per l’iniziativa.