Corriere della Sera

Ucciso comandante di Hezbollah, il Libano ora ha paura

- DAL NOSTRO INVIATO Lorenzo Cremonesi

BEIRUT E se, ancora una volta, toccasse al Libano pagare il prezzo delle tensioni regionali? La domanda non è per nulla accademica: questo piccolo Paese profondame­nte diviso al suo interno e già sconvolto in passato da guerre civili, invasioni e guerriglie, guarda al nuovo duello tra Gerusalemm­e e Teheran da cui rischia di uscire con le ossa rotte. «Israele sfrutterà la situazione per cercare di eliminare una volta per tutte la presenza delle milizie sciite filoirania­ne di Hezbollah. Non sappiamo bene quando, ma potrebbe essere molto presto. Gli americani sono preoccupat­i, non sono affatto certi di poter limitare le azioni militari israeliane in Libano, come del resto sino ad oggi non sono stati in grado di contenere l’attacco contro Gaza. Dunque, il peggio deve ancora arrivare», sostengono fonti diplomatic­he occidental­i a Beirut. Il rischio di un’escalation è grave. Lunedì quattro soldati dei battaglion­i scelti Golani sono rimasti feriti durante un’operazione che li aveva visti entrare parecchie centinaia di metri oltre la linea minata della frontiera nella zona del villaggio libanese di Tal Ismail. Ieri è arrivata puntuale la risposta di Gerusalemm­e. I droni israeliani hanno sparato ad un’auto nel villaggio di Ain Erbel, uccidendo Ismail Baz, comandante delle unità di Hezbollah impiegate a pattugliar­e la fascia costiera attorno a Tiro. Secondo i portavoce israeliani, Baz era incaricato di organizzar­e i tiri di razzi. Poco dopo i droni israeliani hanno incenerito altre due auto, uccidendo almeno due guerriglie­ri e ferendone altrettant­i.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy