«Rinnovo patente, un’odissea per colpa dell’accento»
Dovrò a breve rinnovare la patente e quindi inizio a prenotare online la visita presso l’ats, poi mi collego, tramite Spid, al portale dell’automobilista, sito gestito dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e qui iniziano i problemi. Scopro che non posso accedere ai pagamenti online, relativi all’obolo da versare per il rinnovo, perché esiste una incongruenza tra il cognome riportato sulla patente e quello reale, manca l’accento finale. Cosa tra l’altro piuttosto comune visto che spesso negli uffici della Pa la digitazione sulla tastiera di simboli, accenti e altro risulta pratica sconosciuta. Cerco allora soluzioni alternative per stampare i bollettini Pagopa relativi alla pratica di rinnovo ma non esistono in quanto gli stessi devono essere generati sul portale dell’automobilista e solo ad accesso avvenuto. Chiamo l’assistenza e riferisco il problema, le soluzioni proposte sono: 1) accesso al sito con Spid di altra persona e in fase di generazione dei bollettini Pagopa inserire i propri dati, quindi dovrei farmi dare i dati accesso Spid di un’altra persona oppure fornire i miei dati ad altra persona, il tutto ovviamente nel totale rispetto della privacy; 2) recarmi presso autoscuola oppure ufficio Aci e fare il rinnovo tramite loro, piccolo dettaglio costerebbe il doppio o il triplo ovviamente senza rimborso; 3) recarmi presso sede della Motorizzazione per risolvere l’incongruenza anagrafica, sempre a mie spese. Ma senza identità digitale è possibile rinnovare il documento di guida? No. Alla fine invio una mail al servizio di assistenza del portale sperando che trovino una soluzione prima della scadenza della patente.