Al G7 la spinta per le sanzioni
I ministri degli Esteri a Capri e la linea contro Teheran. Blinken: la leadership italiana fa la differenza
CAPRI Sono in arrivo altre sanzioni per l’iran. Oggi i ministri degli Esteri del G7 ne discuteranno a Capri, coordinati dal presidente di turno, Antonio Tajani. Ma c’è già l’accordo di principio. L’occidente ha scelto di rispondere con la ritorsione politico-diplomatica più classica al raid iraniano contro Israele. Ieri fonti della presidenza italiana hanno fatto sapere che l’ipotesi più condivisa è colpire singole figure dell’apparato militare e industriale di Teheran. Si è fatto riferimento ai fabbricanti di droni e missili, per altro venduti in grande quantità ai russi e da questi utilizzati sul territorio ucraino.
Il G7, quindi, raccomanderà ai singoli Stati di applicare questo tipo di sanzioni. Italia, Germania e Francia, naturalmente, agiranno nel quadro dell’unione europea.
È una mossa che si presta a diverse letture. Certamente è un avviso per gli ayatollah: Stati Uniti, europei, Giappone e Canada sono compatti a difesa di Israele. Ma è anche un segnale per Benjamin Netanyahu, visto che è stato proprio il premier israeliano a sollecitare l’applicazione di sanzioni. Gli alleati hanno accolto la richiesta e ora possono tornare a insistere sui due punti cruciali. Primo: la ritorsione del governo israeliano contro Teheran deve essere circoscritta. Secondo: a Gaza è sempre più necessario il cessate il fuoco.
Di tutto ciò hanno parlato Tajani e Antony Blinken in serata nel bilaterale che ha preceduto la cena con tutti i ministri. II segretario di Stato ha sottolineato che tra i due Paesi «la partnership non è mai stata così stretta», aggiungendo: «La leadership italiana del G7 sta facendo la differenza. Siamo grati per questo, il presidente Biden apprezza profondamente il rapporto con Giorgia Meloni».
Stati Uniti e Italia hanno anche sottoscritto un memorandum che, ha spiegato Tajani, si pone l’obiettivo di «combattere la disinformazione e le fake news che creano confusione all’interno delle opinioni pubbliche dei Paesi democratici e dell’ue, anche per condizionare le elezioni».
Il presidente Biden apprezza profondamente la sua partnership con Meloni e apprezziamo la nostra partnership con l’italia
Antony Blinken