Meloni in Tunisia «contro i trafficanti di esseri umani»
Quarta visita in un anno. Mobilitati 100 milioni. Previsti flussi regolari per 12 mila tunisini
BRUXELLES La quarta visita nel giro di un anno, uno dei tasselli del Piano Mattei, con tre accordi bilaterali fra Roma e Tunisi per 100 milioni di euro, che si aggiunge allo sforzo del governo italiano. La visita di Giorgia Meloni in Tunisia dura lo spazio di poche ore, subito dopo pranzo parte per Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo, ma la premier ci tiene a rimarcare i risultati: la collaborazione con Saied è per l’italia «assolutamente una priorità» e sta dando «ottimi risultati su molti fronti», come ad esempio quello sulla «gestione della migrazione».
Nel giorno in cui la rivista Time la inserisce fra i 100 personaggi più influenti al mondo, la presidente del Consiglio parla del rapporto strategico che si è instaurato fra i due Stati. Un rapporto «nuovo» tra due nazioni «già storicamente molto amiche e legate», sottolinea Meloni, che si basa su un «approccio da pari a pari che muove dal reciproco interesse», e che «si è rafforzato» anche attraverso «la relazione personale» tra i due leader. Al termine del bilaterale con Saied al Palazzo presidenziale, Meloni si sofferma in particolare sul dossier migranti ringraziando «ancora una volta» le autorità tunisine e Saied «per un lavoro che cerchiamo di portare avanti contro i trafficanti di esseri umani».
«Chiaramente sappiamo che la Tunisia non può diventare il Paese di arrivo dei migranti che arrivano dal resto dell’africa», sottolinea la premier, facendo eco alle parole dello stesso Saied, e accompagnata nella missione in Nord Africa dal titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, dalla ministra dell’università Anna Maria Bernini, e dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. «Su questo — aggiunge — va sicuramente rafforzata la cooperazione lavorando soprattutto sui flussi regolari con un decreto che consente a circa 12mila cittadini tunisini formati di poter venire legalmente in Italia».
Sono tre le intese siglate nell’ambito del Piano Mattei.
Nello specifico, spiega la presidente Meloni, «abbiamo firmato un accordo per il sostegno diretto al bilancio tunisino» che prevede 50 milioni di euro a sostegno dell’efficienza energetica. Via libera poi a una nuova linea di credito di 55 milioni di euro a favore delle piccole e medie imprese tunisine, e a un protocollo d’intesa per la cooperazione nel settore dell’università e nel settore dell’alta formazione.
Appena arrivata a Bruxelles invece la Meloni vede Mateusz Morawiecki, ex primo ministro polacco. Poi iniziano i lavori e la discussione su Ucraina, Medio Oriente, Libano e Turchia.