Corriere della Sera

Vespa: quando rifiutai l’offerta di due milioni da Berlusconi

- P. Co.

Il passaggio di Amadeus al Nove continua a rimescolar­e le carte della tv italiana, un mondo imprendito­riale e artistico che sembra ogni giorno di più alla vigilia di un profondo cambiament­o. E tornano a galla anche questioni passate. Per esempio Bruno Vespa ha inviato una breve «memoria» a Dagospia — dopo un carteggio legato a un servizio del Foglio — che contiene un retroscena inedito persino per chi segue le vicende televisive. Protagonis­ta della ricostruzi­one è Silvio Berlusconi. Scrive Bruno Vespa: «Il 2 ottobre 2021, nel mio annuale incontro ad Arcore per il libro, Berlusconi mi chiede: “Quanto guadagni?”. “Un milione”. Mario Orfeo, da direttore generale, mi aveva ridotto il compenso del 37%, cosa mai avvenuta nella storia della Rai. Berlusconi mi disse: “Ti

offro il doppio”. C’era tra noi una vecchia profezia secondo cui avrei chiuso la mia carriera a Mediaset. Ringraziai e dissi che fino a quando non mi avessero cacciato dalla Rai...». Ma il ricordo di Bruno Vespa procede e ci riporta a un anno dopo: «Il 28 ottobre del 2022 stesso pranzo. Berlusconi conferma l’offerta e tre giorni dopo mi richiamò: “Ho parlato con Pier Silvio” e mi chiese quante persone avrei voluto portare con me. Il presidente era rimasto colpito dal costo di Porta a porta, 28.600 euro a puntata, ridicolo rispetto a quello di altri programmi. Tergiversa­i ancora in attesa del nuovo contratto Rai. Berlusconi purtroppo scomparve e per ricordarlo nel mio ultimo libro intervista­i i cinque figli». Vespa alla fine ci accompagna a giorni molto vicini ai nostri: «Il 28 settembre 2023, a margine dell’intervista, Pier Silvio mi chiese di nuovo di passare a Mediaset. “Vieni a fare un giro qui e poi magari torni in Rai”. Ipotizzò programmi ma non cifre. Avendo iniziato i 5 minuti, un milione in più sarebbe stato eccessivo, ma certamente non sarebbe stata ridotta l’offerta precedente. Sono molto grato a Pier Silvio, ho deciso di restare in Rai ma ho certo rinunciato a una cifra molto importante». E qui si conclude il racconto di Vespa, proprio nei giorni in cui la Rai guarda ai futuri palinsesti dopo l’addio di Amadeus.

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In studio Bruno Vespa, 79 anni

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