Mestieri d’arte, manifesto per rilanciarli
La Cometa e Fondazione Cologni alleati dei francesi. «Valorizzare le scuole del fatto a mano»
Rifondare in Italia la scuola dei mestieri d’arte e rilanciare la figura dell’artigianodesigner. Per intercettare i talenti che sbocciano nella scuola dell’obbligo e aprire loro le porte a una carriera di livello come quella del maestro d’arte. Figura chiave, ad esempio, nell’industria del lusso. È l’idea di un partenariato che sta nascendo tra realtà italiane e francesi.
A lanciarlo, La Cometa, realtà educativa di Como che ha creato tre anni fa il primo Liceo artigianale in Italia, insieme a Fondazione Cologni dei Mestieri d’arte, il Mobilier national e l’institut des Savoirfaire Français e ad altri partner. Primi frutti di questa intesa, nata a ottobre a Parigi, sono la mostra delle opere degli studenti di scuole italiane e francesi, presentata ieri al Salone Satellite e un manifesto che avvii un movimento culturale. Perché in Italia troppo spesso l’indirizzo professionale alle superiori è considerato una scelta di serie B. Il manifesto ha come valore assoluto l’uomo, come racconta Erasmo Figini, fondatore de La Cometa. Vuole «rivalutare quell’intelligenza naturale alla base di ogni cosa. Usando, sì, tutti gli strumenti facilitatori che la genialità dell’intelligenza naturale ha creato, ma col desiderio di riscoprire questa intelligenza proprio attraverso le mani».
In Francia il Mobilier national opera da quattro secoli nella promozione delle arti decorative. Da alcuni anni, alla tradizionale formazione, si sono aggiunti i campus, reti di imprese, scuole, istituzioni di alcune filiere, dalla moda al lusso, al cibo. «Sono l’evoluzione, per il futuro. L’italia e la Francia sono i due Paesi del lusso», spiega il consigliere Marc Bayard. «Italia e Francia sono Paesi che hanno il loro vantaggio competitivo nella produzione di una bellezza fatta a mano, da esseri umani per esseri umani. In un mondo pieno di cose di cui nessuno ha bisogno, proporre beni frutto di un mestiere d’arte permette di creare identità e personalità — dice Alberto Cavalli, direttore generale di Fondazione Cologni —. Accompagnare i ragazzi a una formazione superiore legata a mestieri d’arte ma che sia vista, valorizzata, desiderata come carriera di livello, è la sfida. E dalla Francia possiamo imparare». L’ambasciata francese in Italia a sua volta sostiene il progetto. Dal 2022 ad oggi sono attive 4 intese fra scuole di formazione post diploma italiane e francesi, imprese e altri attori. A Como, il liceo del design de La Cometa prova a contaminare la formazione liceale con quella professionale. «I ragazzi fanno tirocinio negli studi di progettazione o dagli artigiani già dal secondo anno. Quando tornano hanno mille domande sulla fisica, la chimica dei materiali» ,dice il preside Giovanni Figini.
«In questo liceo ci siamo subito sentiti accolti». Le materie economiche, sono interessanti» dicono Mattia e Giuditta, due giovani alunni. Lena invece racconta: «Qui ho capito che voglio fare questo lavoro». «L’attenzione all’internazionalizzazione è da tempo tra le priorità regionali e questo progetto rappresenta una delle esperienze di eccellenza» aggiunge Simona Tironi, assessore all’istruzione della Regione Lombardia.