Corriere della Sera

L’atalanta pronta a scrivere la storia E Gasp punge la Juve e Agnelli

- dal nostro inviato a Bergamo Paolo Tomaselli

Qui e ora, per Gian Piero Gasperini «è la partita più importante della nostra storia». Non lo è quella di una settimana fa ad Anfield, un 3-0 immaginifi­co con il Liverpool di Klopp che in quel momento era in testa alla Premier. Non lo è la prossima eventuale semifinale con la vincente di Marsiglia-benfica, che sarebbe la seconda in Europa dopo quella mitica (l’atalanta di Mondonico era in B) contro il Malines, Coppa delle Coppe 1988. Conta solo questo momento, questa partita nella quale i tre gol di vantaggio, non possono trasformar­si in una zavorra psicologic­a, per nessun motivo. Gasperini chiede ai suoi di «non pensare al risultato dell’andata, ma dobbiamo anche essere consapevol­i che il lupo non è così cattivo come sembrava» e ci tiene a sottolinea­re che «l’atalanta non sta mollando niente». Però il 2-2 di lunedì con il Verona, capace di rimontare due gol in 5’ nella ripresa, sembra un’ammissione inconscia del fatto che l’atalanta sente la straordina­rietà di queste notti da dentro o fuori, anche perché qui fra sei giorni i nerazzurri si giocano pure l’accesso alla finale di Coppa Italia, dopo il k.o. di Firenze (1-0). Tutti però hanno un buon motivo per sognare un’impresa, anche Jurgen Klopp che potrebbe essere all’ultimo ballo europeo coi Reds dopo nove stagioni e sa bene che nella storia solo una volta (l’olympiacos a Tel Aviv in Conference) una squadra ha rimontato tre gol in trasferta nelle coppe: «Siamo qui per provarci, per vincere e vedere se ci sarà tempo per la rimonta: non tutti credono sia finita» dice il tecnico tedesco, che ritrova Alisson in porta. Questo però è il momento della Dea, di una squadra che era a una manciata di minuti dalla semifinale di Champions 2020 e poi subì la rimonta del Psg nel recupero. Di una città che per la prima volta riceve una big in una notte così con lo stadio pieno (gli inglesi saranno il doppio rispetto ai posti a loro riservati). Del golden boy Scamacca, unico italiano ad aver segnato una doppietta ad Anfield. E del duro e puro De Roon, che crede «che tutta Italia sarà con noi». In effetti può essere una notte storica anche per il ranking, con il calcio italiano vicino ad ottenere il quinto posto nella prossima Champions, ma Gasp sa che la Dea gioca solo per sé stessa e la sua gente. E in una risposta sul futuro di Koopmeiner­s, che piace alla Juve, il tecnico lancia una doppia frecciata ai bianconeri e ad Andrea Agnelli, che nel 2020 disse che «l’atalanta non ha storia, ma fa la Champions: non so se è giusto». «Koop sta giocando molto bene — premette Gasperini — . Si alimentano queste voci perché ci possono essere società meno impegnate nelle coppe, che hanno poco da fare. E magari si chiedono se sia giusto che l’atalanta possa andare in semifinale di Coppa». Il momento delle domande però è finito da un pezzo. Qui e ora, solo risposte.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy